Tornano, in una notte di luna piena, gli Elio e le Storie Tese in concerto. Riempiono il parco Generale Dalla Chiesa di Collegno, sede di una delle rassegne estive più rigogliose del Piemonte: Colonia Sonora.
Le gente composta sugli spalti e sotto il palco li aspetta e li acclama, ne conosce ogni dettaglio, manda a memoria ogni riga, ogni curva delle loro canzoni. Elio è generoso, familiare, rompe le regole. Da una ‘Sphalman’ particolarmente ispirata, con la voce del sempre verde e geniale Rocco Tanica – del quale si ricordano le collaborazioni in ‘Perdere l’amore’ di Massimo Ranieri, ‘Le Nuvole’ di Fabrizio De André e ‘Io sono qui’ di Claudio Baglioni, nonché i sodalizi con Bisio e la splendida Paola Cortellesi – si passa alla vecchia gloriosa ‘Alfieri’ cantata a turno, ciascuno con il proprio testo ad hoc, da tutti i componenti del gruppo storico: Faso – che si è fatto conoscere ai più in quest’ultimo anno nella trasmissione di MTV ‘Absolutely ninetues’ con Andy dei Bluvertigo e Giorgia – , Cesareo, Meyer Millefinestre, e ancora lo sfolgorante duo alla Lennon – Mc Cartney: Elio e Tanica.
La notte s’incammina a dare le più forti emozioni che arrivano puntuali con ‘La terra dei Cachi’ vincitrice morale del Sanremo 1996 e la più classica ‘Supergiovane’ ricca dell’immancabile partecipazione dell’amico e architetto Mangoni in tutina da supereroe che balla la lapdance facendo roteare una scopa di paglia. Quello del 19 luglio è stato un appuntamento con una band in grande forma fisica e spirituale che ha tenuto tesa la corda dell’attenzione di un pubblico felice e adorante tutto il tempo, proponendo un repertorio più ricercato del solito, discreto e raffinato: un’esecuzione insuperata della lugubre ‘Sepolcri’ e un’interessante carrellata di brani dal bel disco ‘Cicciput’ uscito nel 2003, capolavoro leggero da cui risplende ‘Discomusic’ e tuona ‘Rock’n Roll’. Poiché ogni esibizione degli Elii è irripetibile per via di tutte le varianti, gli inserti inaspettati, i nuovi tormentoni; grazie al progetto CD Brulè è stato anche possibile acquistarne in tempo reale la registrazione già masterizzata, numerata e prodotta in tiratura limitata.
Trovare questi energetici personaggi, questi musicisti riconosciuti universalmente come eccezionali nel panorama italiano è un’emozione più unica che rara. Loro infatti richiedono una cura particolare agli affezionati: un vero amore di cui in effetti sono circondati, una passione di una qualità duratura. Onestamente si può affermare che da Elio e le Storie Tese si impara qualcosa sulla vita. Ascoltarli e conoscerli, affina l’intelletto, sottrae peso ai pensieri e fornisce come un nuovo materiale, un nuovo mondo su cui fare affidamento nel quale entrare come al luna – park.
Da qualche anno a questa parte, ogni concerto lascia spazio alla fine o subito prima del ‘Bis’, ad una ballata struggente intitolata ‘Tapparelle’ che s’incanala spontaneamente in un trionfo acustico in cui l’assenza per alcuni minuti di parole apre, a chi lo ha conosciuto, il vivo ricordo di Feiez, il sassofonista scomparso fatalmente nel 1999.