Concorso
Pashoa non resiste più. Decide di mettere Vera di fronte alla verità. Le dice che non può più vivere senza guardarla nel modo in cui l’ha guardata per la prima volta poco tempo prima, in occasione di un matrimonio.
Vera confessa che anche lei lo ha guardato, senza sapere il perché. Qualcosa di imprevisto è accaduto, qualcosa che non avevano mai provato prima, qualcosa che non sono in grado di comprendere.
Vera vive con suo marito Valery, e la loro figlioletta Masha, in un villaggio sperduto e decadente nell’immensità della steppa vicino alle rive del fiume Don.
Ma afferra l’occasione di fuggire con Pasha quando Valery diventa violento.
Il marito, accecato dalla gelosia, insegue la coppia, intenzionato a distruggere la loro passione.
L’esordio del giovane regista teatrale siberiano Ivan Vyrypaev è uno straordinario e delicato dramma dei sensi.
In un paesaggio dai colori lunari, il cielo si unisce alla terra.
Natura ed uomo sono inscindibili, si appartengono, comunicano e si sostengono.
Le strade tracciate nella steppa sterminata sono vere e proprie arterie che si incrociano, si separano e si dirigono sconfinate quasi verso l’infinito.
Entità apparentemente differenti si congiungono.
Parole sussurrate svelano verità che sanno di eterno, di immenso, che da incomprensibili si sciolgono magicamente trasfigurandosi in sentimento puro.
Emozioni di estrema naturalezza e spontaneità che possono raggiungere la vera essenza, superando le barriere ed i limiti del reale e del presente.
Tutti gli elementi si fondono tra loro in un equilibrio perfetto a dir poco sconvolgente, di natura superiore, quasi estraneo alla sensibilità umana.
I sentimenti, i dolori e le disperazioni sono consapevolezze in tacito accordo con se stessi e l’essere.
Le sensazioni e gli istinti si trasfigurano in rivelazioni assolute.
Il sacrificio e la fine stessa assumono un senso, un significato così profondo ed intimo che può spingersi oltre tutto, verso una dimensione universale.
La fotografia è di una bellezza incredibilmente disarmante.
La regia estremamente dinamica, attenta alle sfumature più intime dei protagonisti e della vicenda narrata, assume sfacettature commoventemente poetiche ed oniriche.
La colonna sonora del fisarmonicista russo Adair Gainullin è trascendente e accompagna con potenza fortissima, come una mano che stringe, lo spettatore.
Euphoria è la pellicola “leone” che ha scosso anime e spiriti, donandogli visioni e forze nuove.
Titolo originale: Ejforija
Nazione: Russia
Anno: 2005
Durata: 74′
Regia: Ivan VyrypaevCast: Polina Agureeva, Maksim Ušakov, Mihail Okunev, Zoja Zadorožnaja, Vjaceslav Kokorin , Madlen Džabrailova, Maksim Litovcenko
Produzione: First Movie Partnership, 2PLAN2
Data di uscita: Venezia 2006