“Edisol-M. Water Solubile” di Marco Franzoso

I soliti insospettabili

Con il primo libro “Westwood Dee-jay” aveva raccontato la storia di Weestwood, un tenero e patetico dee-jay mestrino, nel corso della sua parabola d’ascesa al successo e quindi nella sua rovinosa, conseguente, caduta. Nella prima opera già si leggeva un’ironia graffiante nei confronti del mondo giovanile e della cultura “de tendensa”, ma anche un’ironia non meno acuminata per ogni forma di cultura, come dimostra il “manifesto di Westwood”, una sorta di “manifesto dei futuristi” sottoforma di un curioso “invito riduzione”.

Si viene trasportati in questo mondo ridicolo, dalla narrazione convulsa, raccontata con una lingua rapida e mista. Il primo libro (come il secondo) è in un dialetto mestrino meticcio, alogico, espressionistico, strumento non solo di tradizione territoriale, il cui utilizzo caratterizza la narrazione, le dà ironia, schiettezza, frenesia. Impressione accentuata dall’inserimento di altre lingue, come l’inglese tecnologico, certe iniezioni d’italiano standard, neologismi irresistibili (come il “ciau” e altri), perfette per la realtà che vuole descrivere Franzoso, per il quale veramente le parole “creano le cose”. La narrazione, conseguentemente è rapida, a tratti onirica, quasi uno “zapping mentale” fra momenti e luoghi diversi, un “flusso di coscienza creato dai mezzi di comunicazione”.

Nella seconda opera tutto ciò è accentuato e spesso incupito, mentre l’analisi è più profonda e mirata. La storia ha come protagonista un investigatore del 2071, raccontata da suoi allievi inizialmente si presenta come il classico noir, con la sparizione di una giovane e bella donna, un uomo preoccupato, un investigatore alcolizzato ma dopo il primo capitolo gli avvenimenti prendono una piega strana. Inquietanti meteore verdi, liquame verde che spunta d’ovunque, riverberi verdi sulle persone, il cielo con fosforescenze verdastre… ad un certo momento tutto sembra avere una sinistra tonalità verde, anche le pagine. La storia si complica in un articolato intrigo che vede coinvolti i soliti insospettabili.

Edisol-M Water Solubile, questo il nome del protagonista investigatore, viene così tratteggiato da Tiziano Scarpa nel risvolto di copertina “eroe negativo d’antan, ultimo esemplare di una razza provvidenzialmente estinta: un uomo che era ancora in grado di stupirsi, indignarsi, soffrendo, bestemmiando.” Con Edisol-M, Franzoso, di là della trama e dell’ironia, di là del grottesco che avvolge figure emblematiche del romanzo noir, vuole ricordarci lo stupore di fronte ai cambiamenti. Edisol-M è un personaggio che s’interroga sul mutamento, che suo malgrado lo indaga. Avvolto in uno spiraglio di non sense, la sua condanna è di percepire i mutamenti, di non lasciar scorrere il mondo.

Il tipo d’analisi che Franzoso fa della società veneta, non punta a indagare il generico sociale ma il riflesso che i mutamenti hanno sull’individuo. Certo, nell’ultimo libro l’ambiente e le sue figure hanno un ruolo importante. La trasfigurazione è radicale, il mondo del futuro è cupo, verdastro, ma è anche terribilmente simile al nostro, simile l’umanità delineata nei personaggi comprimari, simile il panorama sulla città. Non si prescinde dal mondo, si parte semmai dal mondo per capire la risposta dell’uomo ai cambiamenti. Come per “il flusso di coscienza” di Westwood anche la narrazione di “Edisol-M Water Solubile” è impregnata sul personaggio di Edisol, sulle sue emozioni e sul suo pensiero.

Edisol è un personaggio che ci racconta lo smarrimento di chi, percependo il mutamento, non riesce come gli altri a adattarvisi passivamente, facendo rientrare enormi meteoriti nella sfera dell’ordinario:
“E intanto pensavo. E più le indagini procedeva, più vedevo che el problema non era la Katia o i meteoriti o le fosforescenze.
No.
El problema era che nissuno le notava più este cosse.
Nessuno s’accorgeva più dea caduta dei meteoriti e nissuno se stupiva de le fosforescienze verdastre del cielo, poiché credeva che il cielo fusse stato cossì, da sempre. Che cossì fosse normale, e che cossì dovesse andare per sempre, e cussì fusse sempre andata.”.

E’ la centralità posta sull’uomo la cui fatale anomia da cambiamento, derivante da una maggiore sensibilità allo stesso, rende il romanzo rilevante al di là della caustica “analisi sociale” “Edisol-M Water Solubile” è un romanzo che parla di noi, di cambiamenti che alterano prima di tutto il nostro rapporto con il mondo. Scegliendo un detective Franzoso non ha scelto a caso. Detective è chi indaga, e dopo la lettura si ha veramente voglia di indagare su noi stessi.

Farfalle, Marsilio