Egon Schiele: la forza dell’inconscio

Amsterdam, Van Gogh Museum

Dal … al 19 giugno 2005
Una dolce inquietante ossessione s’insinua tra corpo e mente scuotendo con energica virulenza tutta la breve vita di Egon Schiele, in mostra al van Gogh Museum di Amsterdam fino al 19 Giugno. Per tutta la durata della mostra la performances di Marina Abramovic, si esibirà nelle coreografie di Krisztina de Chatel. Contaminazioni artistiche per evidenziare il tratto forte e sensuale di uno degli artisti più rappresentativi dell’espressionismo.

Klimt con il suo linguaggio prezioso e raffinato influenza Schiele, ma la sua pittura, è un viaggio nell’introspezione psicologica. Segni che mettono a nudo l’inconscio, assumendo una profondità dai contorni emozionali molto più marcati. Segni, tratti, forme, colori, tutto prende corpo sulla tela in una dissonanza armonica che nega l’estetica e rompe gli schemi tradizionali. L’Io emerge, contorce la materia e si ferma nello sguardo allucinato e nelle mani contorte, mani dove le linee sembrano denunciare il dolore, la sofferenza, la malinconia di un’anima alla deriva. Lo sguardo e le mani, infatti, caratterizzano la lunga serie dei ritratti e autoritratti. In quest’ultimi, lavori Schiele descrive i meandri della sua mente, il cupo tormento e il trauma angosciante per la perdita prematura del padre, morto di sifilide. Inconsciamente trova rifugio e respiro nell’intimo rapporto con la madre, dipinta con infinita dolcezza in un fluido ricordo sospeso nell’irrazionale concreto. La morte del padre segna in modo indelebile anche il suo rapporto con le donne e con l’erotismo. Li ritrae terribilmente provocanti, in pose, spesso assurde, verticali per confondere la spazialità. Introduce una tensione erotica esistenziale e psicologica per diffondere un messaggio di critica sociale contro la falsità borghese. Su una superficie ruvida e scabra, mostra senza falsi pudori, un erotismo scevro di moralismi e senza gioia. Fanciulle dal volto infantile e dall’atteggiamento deliberatamente impudico, donne diafone dominate da una sessualità disinibita e urlata nel silenzio della loro anima.
Guardandosi intorno, non può che rimanere affascinato da van Gogh e con il suo personalissimo carisma cromatico, pesante e deciso gli rende omaggio con La Stanza in Neulengbach ispirato alla Stanza gialla, reinterpreta anche i Girasoli, in una versione dai colori bruni, spenti dove i petali perdono consistenza e acquistano la decadente tragica forza del vero.
Nella fase finale della sua vita il tratto si fa più nervoso raggiunge la massima libertà espressiva realizzando molti paesaggi soprattutto delle cittadine di Krumau e Neulengbach. Lavori in cui e sempre presente un costante senso drammatico e una visione della realtà sofferta e meditata nell’interiorità.
Questa mostra ci consente di entrare nell’arte di Schiele per perdersi nell’infinito esistenziale e ritrovarsi a tu per tu con il senso della vita, che sfugge a ogni ordine e si ferma nel magma emozionale di una macchia di colore.

Tutti i giorni 10.00 -18.00, Venerdì 10.00-22.00
Ticket: tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.30, Venerdì fino alle 21.30
Adulti : € 10,00, dai 13 ai 17 anni € 2,50 , 0-12 gratuiti
Per maggiori informazioni: www.vangoghmuseum.nl