“Everest (3D)” di Baltasar Kormákur

Il tetto del mondo è piatto

Venezia 72. Fuori Concorso – Film d’Apertura
La montagna a pagamento. E non una qualsiasi, l’Everest. E’ questa la sfida più estrema degli anni Novanta. Toccare il tetto del mondo, almeno una volta, anche se si è un semplice postino pronto a tutto o uno scalatore dalla modesta esperienza.
_ Rob Hall (Jason Clarke) è una delle guide più esperte nel circuito himalayano della montagna più alta del pianeta; la sua agenzia è la migliore: molte spedizioni, zero vittime. Ma la finestra per conquistare la vetta è molto stretta, e il meteo estremamente variabile a quelle altitudini. Riuscirà Rob a portare indietro tutti i suoi clienti un’altra volta?

Scelto come film d’Apertura della Mostra del Cinema di Venezia 2015, Everest si ispira a fatti realmente accaduti nel 1996 e sceglie la via più tradizionale per raccontarli. Una visione corale di una storia controversa – la montagna è fonte inesauribile di polemiche, basti tornare all’affaire Bonatti sul K2 – limata qui e lì per costruire due ore di intrattenimento avventuroso. Ma la mano leggera del talentuoso regista islandese di Contraband e Cani sciolti, Baltasar Kormákur, si ferma alla superficie e, dalle promettenti verticalità himalayane dello spirito, ricava solo una melensa pianura cinematografica.

Il tasso spettacolare è assicurato dalle molte riprese girate dal vivo (alcune anche nella nostrana Val Senales) e dall’ottima integrazione con gli effetti visivi, nonostante il 3D risulti quasi superfluo. Ma il cuore della vicenda resta sepolto sotto uno spesso strato di ghiaccio, come i corpi martoriati dal vento dei protagonisti sulla via del ritorno. L’impostazione melodrammatica solletica un pavloviano coinvolgimento emotivo, ma impedisce di sollevare questioni più profonde e interessanti.

Perchè? Questa è la domanda che il giornalista Jon Krakauer – lo scrittore che dalla stessa vicenda, alla quale ha partecipato in prima persona, ha tratto il bestseller Aria Sottile – rivolge ai suoi compagni di scalata nel tepore quasi rassicurante della tenda, al campo base, prima dell’ascensione finale. Ma anche in quel caso i protagonisti sembrano reticenti, quasi la motivazione dietro le loro aspirazioni verticali fosse indicibile o troppo personale. Qual è la sfida? Cosa significa spingersi oltre la Zona della morte? Per alcuni si tratterà solo dell’ennesimo trofeo da conquistare, ma per altri può nascondere il segreto della vita stessa. Peccato che Kormákur questa sfida non la accetti e si accontenti di una narrazione “orizzontale”.

Titolo originale: Everest
Nazione: U.S.A., Regno Unito
Anno: 2015
Genere: Avventura, Drammatico, Thriller
Durata: 122′
Regia: Baltasar Kormákur

Cast: Jake Gyllenhaal, Robin Wright, Keira Knightley, Josh Brolin, Sam Worthington, Clive Standen, Jason Clarke, Emily Watson, Michael Kelly, Elizabeth Debicki, Vanessa Kirby, John Hawkes, Martin Henderson, Tom Goodman-Hill, Mia Goth
Produzione: Cross Creek Pictures, Free State Pictures, Universal Pictures
Distribuzione: Universal Pictures Italia
Data di uscita: Venezia 2015 – Fuori Concorso
24 Settembre 2015 (cinema)