Si stava attendendo con ansia il 5 febbraio, giorno della pubblicazione di Guerra e Pace, il nuovo album di Sir Fabri Fibra. Il rapper di Senigallia torna a due anni e mezzo dal disco di platino Controcultura.
Fabri Fibra è cambiato. Anzi, è maturato. Non che prima fosse “acerbo”, ma ora è stanco di essere riconosciuto come “rapper cattivo che detesta e insulta tutto”. Per questo, Guerra e Pace è una lucida (speriamo non innocua) denuncia personale sulla situazione attuale italiana. Fibra, in alcune interviste, ha rivelato di essersi ispirato a Pasolini, ai film in bianco e nero e a un’Italia d’altri tempi che (purtroppo) rispecchia per molti aspetti quella attuale.
Per combattere il download illegale del disco, nei mesi scorsi, Fabri Fibra ha fatto di tutto: ha regalato l’EP Casus Belli e uno speciale mixtape dove Dj Double S mixa per oltre quaranta minuti alcuni pezzi del rapper; sul canale ufficiale di youtube, inoltre, ha accompagnato passo per passo i fan verso la pubblicazione di Guerra e Pace, presentando il prodotto di persona.
Tutto questo senza mai apparire nella “televisione facile”: ha rifiutato più volte, infatti, l’invito del Festival di Sanremo e quelli dei principali canali generalisti. Il rifiuto non deve essere frainteso come snobbismo o arroganza, bensì Fibra conosce i propri polli: sa che, in certi contesti, verrebbe strumentalizzato ed etichettato come un “rapper incazzato”. Per l’ennesima volta.
Ma ora, data la sua popolarità, può permettersi di evitare certe situazioni, impegnandosi maggiormente sulla rete o, comunque, favoreggiando altri canali di comunicazione.
Fabri Fibra è un artista che va stimato e preso come esempio. Sarebbe stupido soffermarsi su facili pregiudizi. Qui non stiamo parlando dei Club Dogo (che possono piacere o meno), Fibra è un’altra cosa: sta compiendo una piccola battaglia contro la banalità dei media e l’analfabetismo dello star system. E’ una persona che stimola il cervello e tocca un pubblico eterogeneo come pochi in Italia.
Quindi, non ci resta altro che dire: comprate Guerra e Pace, comprate Guerra e Pace, comprate Guerra e Pace.*
*NonSoloCinema non riceve alcun soldo per questa affermazione.
Foto a cura di Romina Greggio Copyright © NonSoloCinema.com – Romina Greggio