41. Festival Internazionale del Teatro

venerdì 14 ottobre: gli appuntamenti

Venerdì 14 ottobre

– Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian ore 11.00
Maestri della scenografia contemporanea: Nick Ormerod/Declan Donnellan

– Teatro Fondamenta Nuove ore 13.00
Young Italian Brunch – La nuova creazione scenica italiana
Muta Imago
Displace 1 La rabbia rossa

– Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian ore 17.00
Incontro con Romeo Castellucci
Moderatore Maria Grazia Gregori

– Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian ore 18.30
Incontro con Rodrigo Garcia
Moderatore Antonio Audino

– Ca’ Giustinian – Laboratorio delle Arti e spazi urbani di Venezia ore 15.00 > 19.00
Rimini Protokoll /Stefan Kaegi (Germania)
Video Walking Venice presentazione pubblica

– Teatro Goldoni ore 21.00
Barcelona International Theater (BIT) (Spagna)
Desaparecer – prima italiana:
Poema-concerto per due voci perse nella nebbia di Calixto Bieito

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Come una premiata ditta, lo scenografo Nick Ormerod e il regista Declan Donnellan affiancano i loro nomi. Insieme, il vincitore di un Lawrence Olivier nel 1992 come scenografo dell’anno e uno dei registi più influenti del teatro europeo oggi, hanno fondato nel 1981 la compagnia Cheek by Jowl, una delle realtà più apprezzate della scena britannica; insieme hanno creato un’altra compagnia di attori russi a Mosca; insieme hanno lavorato per il corpo di ballo del Bolshoi; e insieme saranno anche a Venezia. Alle 11.00 nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian – con ingresso libero e traduzione simultanea – Nick Ormerod e Declan Donnellan terranno una conferenza per la sezione che il Festival dedica ai Maestri della scenografia contemporanea.

Per il penultimo appuntamento con Young Italian Brunch – alle 13.00 al Teatro Fondamenta Nuove – è di scena Muta Imago con Displace #1 La rabbia rossa. Con Displace la compagnia romana indica uno spostamento, l’abbandono di una posizione e di un luogo abituale, come quando si è costretti ad abbandonare il proprio Paese. Prima parte di un dittico sullo spaesamento di profughi e rifugiati, La rabbia rossa è la storia di una sopravvissuta, la tragedia di un individuo che rispecchia il destino di un’intera nazione. Come nelle Troiane di Euripide, una delle fonti utilizzate per la performance, lo sguardo su un’intera civiltà passa attraverso gli occhi di una donna. Una donna che ha perso tutto quello che aveva, costretta ad allontanarsi da quella che una volta considerava casa e che si trova su una spiaggia deserta a lottare per rialzarsi in piedi. Una donna che a sua volta potrà risorgere e distruggere ancora. Sulla scena 4 donne, immerse in uno spazio post atomico, intonano il loro “canto lirico” accompagnandolo con una frantumazione di gesti, corpi, movimenti.

Immersi come siamo nel mondo digitale, destinati a lasciare tracce del nostro passaggio attraverso gli strumenti tecnologici che usiamo, ma anche a essere pedinati dalle tante videocamere disseminate nei luoghi strategici delle nostre città, Stefan Kaegi e i Rimini Protokoll si chiedono: “Se segui le mie tracce, puoi leggere i miei pensieri? E se la città diventa il tuo palcoscenico, che ruolo vorresti interpretare?”
A partire dalle 11.00 sarà possibile partecipare su prenotazione all’esito pubblico del workshop Video Walking Venice, tenuto al Laboratorio delle Arti di Ca’ Giustinian da Stefan Kaegi dei Rimini Protokoll, premiato dalla Biennale con il Leone d’argento. Armati di iPod touch, un lettore multimediale modellato sulle dimensioni e lo stile dell’iPhone, dotato di due obiettivi in grado di riprendere immagini in alta definizione, il pubblico prenotato vivrà una esperienza interattiva multimediale. Nella fase preliminare alla dimostrazione pubblica, infatti, ogni partecipante al workshop ha sviluppato la propria “video-passeggiata” nei luoghi circostanti Ca’ Giustinian in interazione con gli altri partecipanti (prenotazioni allo 041-2728319, teatro41@labiennale.org, repliche 15 e 16 ottobre).

Duplice incontro, alle 17.00 e alle 18.30, con i Maestri della regia che il direttore Rigola ha coinvolto nel Festival impegnandoli su più fronti – dal workshop sui 7 peccati che avrà il suo esito finale l’ultimo giorno del festival, agli spettacoli presentati fino ai quotidiani incontri con il pubblico. Alla Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian – con ingresso gratuito e traduzione simultanea per il pubblico straniero – Romeo Castellucci sarà introdotto dal critico teatrale dell’Unità, Maria Grazia Gregori, mentre al critico del Sole 24 Ore, Antonio Audino, il compito di moderaratore per Rodrigo Garcìa.

L’appuntamento serale è al Teatro Goldoni alle 21.00 per Desaparecer del regista spagnolo Calixto Bieito. Considerato regista dello scandalo, soprattutto per le regie liriche che hanno infranto l’inviolabilità di mostri sacri come Verdi e Mozart, Calixto Bieito ha sempre rivendicato l’idea di un’arte senza pregiudizi, dove tutto è rappresentabile. “Il teatro mi ha dato una libertà che non mi sarei mai immaginato – dichiara – libertà di rileggere i classici, innanzitutto, perché tutta l’arte del Novecento su questo si fonda, e il lavoro del regista è quello di ricreare e, come un cronista della propria epoca, di riportare i classici, sia che appartengano al teatro o all’opera, al mondo contemporaneo: quello che credo di dover fare è una lettura del mio tempo. E’ l’emozione che conta davvero”.
E’ un “poema-concerto per due voci perse nella nebbia” lo spettacolo che Bieito riserva alla Biennale di Venezia e in prima per l’Italia, dopo il debutto di luglio al Festival Grec di Barcellona, uno spettacolo che fonde le due passioni di Bieito – teatro e musica. Ispirato ai testi di un outsider della letteratura come Edgar Allan Poe, da Il gatto nero e Il demone della perversione a Il manoscritto trovato in una bottiglia e Il corvo, lo spettacolo vedrà in scena un fuoriclasse del teatro spagnolo come Juan Echanove e la giovane musicista e cantante Maika Makovski.

Per informazioni e prevendite Viva Ticket tel. 892424; www.labiennale.org