Fiaticorti 2007: and the winner is…

I vincitori del festival trevigiano

Vi ricordate il festival Fiaticorti, nella provincia di Treviso? Ebbene sabato primo dicembre sono stati proclamati i vincitori delle varie categorie, durante tutta una serata svoltasi a Cà Florens a Istrana e presentata dagli esilaranti Alcuni (www.alcuni.it), che hanno tenuto banco dalle nove alle undici e mezza di sera. Alla manifestazione hanno preso parte 138 cortometraggi, divisi in sezioni. Durante la serata finale è stata premiata quindi un’opera per ognuna di queste, in ordine, FiatiCortissimi, FiatiDossier, FiatiVeneti e FiatiCorti, con l’aggiunta di due premi, una menzione per miglior interprete e una per miglior fotografia, il tutto condito dalle basi e gli stacchetti della band musicale Magnetic Sound Machine.

S’è iniziato quindi, dopo una lunga e spassosa introduzione degli Alcuni, con la premiazione per la sezione FiatiCortissimi, vinta dal corto P314 per la regia di Corrado Ragazzini. Il premio, una statuetta di cristallo e platino, è stato consegnato a Gino Andreoli, facente le veci del regista, dal sindaco di Istrana Marco Fighera. Il corto tratta di nu ragazzo che decide incautamente di non seguire le istruzioni del suo nuovo cellulare, il P314 appunto. Le conseguenze di questa scelta si riveleranno tragiche.
Per la sezione FiatiDossier il premio è stato consegnato da Paolo Rocchetto, della cooperativa Insiemesipuò, a Pietro Luzzati, regista e ideatore del documentario Bedu: i beduini palestinesi, che ci racconta poi anche la sua esperienza di due mesi come insegnante di arti multimediali a Ebron.

Abbiamo poi assistito alle due menzioni speciali. Quella per il miglior interprete è stata assegnata dal direttore del festival Gianni Billio ad Alessandra Cuccioli per la sua stupenda e drammatica interpretazione in Adagio di Patrizio Gigliano. Il corto tratta la storia di una donna come tante che si trova a decidere sul difficile tema della maternità. Dall’incontro con il futuro padre attraversa nove mesi di scelte difficili e di quotidianità, fino all’epilogo drammatico che racchiude in sé tutto il “senso della vita”: riuscire a rigenerarsi nonostante le maggiori avversità. Un inno alla vita punteggiato da incontri inattesi e paradossali. Una narrazione ad immagini che non ha bisogno della parola per divertire e colpire al cuore, procedendo “adagio” verso i sentimenti. La menzione per miglior fotografia va invece a L’occhio di Angelo e Giuseppe Papasso, consegnato dal responsabile del Veneto Film Festival Decimo Poloniato. È questa una storia tratta da un racconto di Edgar Allan Poe: un uomo ed un anziano proprietario vivono da tempo sotto lo stesso tetto. Un’ossessione che a poco a poco cresce nella mente dell’uomo turberà irrimediabilmente il loro equilibrio.

Si torna poi alle premiazioni vere e proprio per conferire il premio FiatiVeneti a Michele Scarpullo per il suo Is this love?. Lo consegna il presidente della Pro Loco Amadio Favaro. Il corto è in realtà il videoclip di una canzone dello stesso regista, e racconta l’amore e le sue complesse dinamiche attraverso una metafora (la cannibalizzazione). Come lo stretto legame tra l’amore e la morte, quando implica il morboso possesso della persona amata, oppure il sacrificio per amore.
Il premio più ambito, FiatiCorti 2007, viene dato dal sindaco di Istrana Marco Fighera a Filippo Fraternali e Antonio Zucconi per il loro meraviglioso e ironico La preziosa anima di Fausto, visto con le lacrime agli occhi per le risate da molti del pubblico. Questo corto parla di Fausto, diviso tra la ricerca dell’essenza della vita e i giochi per computer, che inevitabilmente attira l’attenzione del Diavolo che manda Mefistofele per assicurarsi la sua anima. Ma non tutto va secondo i piani.

E tra le risate e i commenti si chiude così anche la settima edizione di FiatiCorti!