Il Teatro Filodrammatici inaugura la mostra Fili al Filo, sculture antropomorfe in filo di ferro realizzate da Fabrizio Pozzoli, un giovane artista milanese, in concomitanza con il debutto di Un soggetto per un breve racconto, liberamente tratto da Il Gabbiano di Anton Cechov, con la regia di Fabrizio Visconti, in scena dal 3 all’8 marzo all’interno della Rassegna Gli Arrabbiati del Naviglio, dedicata per un mese a quattro giovani realtà teatrali formatesi artisticamente a Milano,
Oggetto della mostra è la figura femminile, scolpita, intessuta, modellata con un materiale sui generis: il filo di ferro intrecciato, talvolta trattato per evitarne l’ossidazione, talvolta lasciato al bruno rugginoso processo del tempo, che rende le sculture leggere, intense ed eteree. “Fettucce di seta intessute fra loro, punto dopo punto. A partire da un piede, salendo su lungo un polpaccio, fino a una coscia e a un torso. L’opera nasce da una germinazione. Cresce come un ordito, per dare volume a creature ogni volta diverse, in cui la fisionomia dei corpi e dei volti rivela accenti di rara introspezione psicologica.” (Chiara Gatti)
L’esposizione, a cura di Fabrizio Visconti, è impreziosita da alcune immagini in bianco e nero, scattate da Gianni Berengo Gardin, il celebre fotografo italiano, vincitore del World Press Photo, inserito dalla rivista Modern Photography tra i 32 World’s top Photographers, presente tra gli 80 fotografi scelti da Henri Cartier-Bresson per la mostra Les choix d’Henri Cartier-Bresson.
Gli scatti, che ritraggono il giovane scultore milanese al lavoro nel suo studio, guidano il visitatore alla scoperta del processo creativo, dello spazio e del rapporto che intercorre tra l’artista, la materia e l’opera finale.
Sede della mostra: Teatro Filodrammatici – Via Filodrammatici, 1 – MILANO
Durata: dal 03 al 24 marzo – Ingresso libero
Orari: tutti i giorni dalle ore 16.30 alle ore 19.30
mercoledì dalle ore 16.30 alle ore 18.30 – Chiuso la domenica ed il lunedì