Se questo film ha un pregio, è quello di raccontare l’inizio, il punto di partenza di un percorso di migrazione e, nel farlo, di “aggiornare” l’idea che può avere del nostro paese chi viene da fuori: non più le immagini luccicanti del consumismo e dei guadagni facili, sparita per sempre la cipolla gigante che ne Il nuovo mondo di Crialese poteva sfamare un’intera famiglia.
Ora Francesca, bella maestra d’asilo di trent’anni, è in una modesta cucina di Bucarest, e suo padre cerca di dissuaderla dal partire, perché l’Italia è pericolosa e i rumeni considerati tutti zingari, criminali e ladri, e per questo picchiati e poi lasciati in mezzo alla strada.
Ma Francesca non vuole crederci e, con un’ingenuità poco sostenibile, è convinta che aprendo un asilo nido per piccoli rumeni, facendosi promotrice di un’attività di pubblico interesse, possa riscattare agli occhi degli italiani il suo popolo.
Primo lungometraggio di Bobby Paunescu, produttore di Morte del signor Lazarescu di Cristi Pitiu (premio Un certain regard a Cannes 2005), Francesca è stato presentato a Venezia ‘09, suscitando l’indignazione di Alessandra Mussolini, che ha minacciato querela e la richiesta del blocco della distribuzione del film, per una battuta poco cortese sulla sua persona; ma poi nulla ha avuto seguito.
Con una regia a dir poco acerba, la storia si sviluppa in tempo quasi reale, registrando passo, passo, i pochi giorni che precedono la partenza per l’Italia, dove il solito anziano attende la sua badante.
Francesca, bellissima ma un po’ legnosa, spolvera la casa, si dipinge le unghie, chiede a tutti un parere, consola un amico gay sull’orlo di una crisi di nervi e ama, incomprensibilmente, Miza, insignificante e codardo ragazzo minacciato da un boss che gli ha prestato una considerevole cifra per portare a termine un affare sporco.
Francesca vuole partire, certa di potercela fare e di poter aiutare Miza.
L’impianto narrativo si presenta con momenti di forte discontinuità, penalizzato ulteriormente da un dialogo di scarsa tenuta, che esplicita noiosamente ciò che si è già abbondantemente visto o che scontatamente si può immaginare.
La macchina da presa si muove come se avesse una vita a sé: si incanta e poi trasale muovendosi in panoramica per seguire un dialogo o un’azione, per poi riassopirsi nel fisso di inquadrature dalla durata inspiegabile.
Francesca è un film che partiva con i buoni propositi di un ritratto dal vero, ma che si è ridotto alla pedante registrazione di una realtà immaginata e di scarso interesse.
Titolo originale: Francesca
Nazione: Romania
Anno: 2009
Genere: Drammatico
Durata: 96′
Regia: Bobby Paunescu
Cast: Monica Barladeanu, Doru Boguta, Luminita Gheorghiu, Teodor Corban, Dana Dogaru, Doru Ana, Ion Sapdaru, Mihai Dorobantu, Gabriel Spahiu, Dan Chiriac
Produzione: Mandragora Movies
Distribuzione: Fandango
Data di uscita: Venezia 2009
20 Novembre 2009 (cinema)