Fulvio Wetzl e Valeria Vaiano a Messina

Il regista e l'attrice presentano "Mineurs"

Wetzl e Vaiano sono stati ospiti a Messina del Cineforum Don Orione il 3 marzo scorso, in occasione della proiezione del film Mineurs. Il titolo in francese può significare sia minori che minatori ed effettivamente la pellicola parla di una vicenda dell’emigrazione italiana nelle miniere belghe-Limburgo 1961- vista soprattutto attraverso lo sguardo dei bambini. Può sembrare strano che a distanza di tanti anni si senta il bisogno di tornare a parlare di questo argomento ma l’intento del regista è duplice: da un lato mantenere viva la memoria di un passato di sofferenza e dall’altro quello di richiamare, per parallelismo, le attuali vicende di immigrazione in Italia.

I luoghi di ambientazione sono stati: Limburg (Belgio) / Rapolla / Genzano di Lucania / San Fele / Oppido Lucano / Ruoti / Cancellara / Acerenza / Rionero / Atella / Bella / Satriano / Muro Lucano / Milano. Il film infatti nella sua prima parte è stato girato in Italia e nella seconda in Belgio.
_ La pellicola ha partecipato a diversi festival e rassegne: 2007 dic Levante Film Fest Investigation – 2007 nov Castellinaria Festival Internazionale del Cinema Giovane Bellinzona In Concorso – 2007 nov Saturno International Film Festival In Concorso – 2007 ott Festival du Film Italien de Villerupt Panorama – 2007 set Annecy Cinema Italien Panorama – 2007 lug Giffoni Film Festival Panorama; 2008-feb: Los Angeles Italia-The main Screenings.

E’ molto interessante notare che il film è stato autoprodotto dal regista Fulvio Wetzl e dall’attrice protagonista Valeria Vaiano e dagli stessi viene distribuito e spesso accompagnato “fisicamente” in Italia ed all’estero.
_ A Messina ci sono state due proiezioni per i soci del Cineforum Don Orione e una terza riservata agli studenti delle scuole medie: al termine di tutte e tre, regista ed attrice si sono cortesemente prestati ad incontrarsi con il pubblico presente che ha rivolto agli ospiti numerose domande e ha manifestato il suo apprezzamento per il lirismo dell’opera che non sconfina mai nella retorica.