La storia è delle più semplici, schema classico. Le due protagoniste si incontrano, si agganciano, si conoscono, si frequentano, discutono, si lasciano. Unhappy end. Fin qui niente di nuovo. La novità, per lo meno in un film a tematica lesbica – in cui spesso l’estetica passa purtroppo in secondo piano – è tutta nello stile e nelle scelte registiche.
Al suo primo lungometraggio il regista Raúl Fuentes, messicano 36enne, già vincitore del premio per la miglior fotografia al Festival Internacional de Cine en Guadalajara, confeziona un film elegantissimo, di rara perfezione compositiva.
La messa in scena atemporale, anche se vagamente sixties, sembra creata apposta per astrarre e isolare il tema degli opposti, che è ciò che contraddistingue la personalità delle due protagoniste, proiettandolo in una dimensione quasi simbolica immersa in un bianco e nero levigato e raffinatissimo. L’una, Alejandra, più adulta, bruna, severa, rigida, algida, precisa, amante delle regole, letterata, introversa, l’altra, Maria, liceale, esuberante, socievole, bionda, approssimativa, pittrice, estroversa, sembrano essere quasi le rispettive incarnazioni di due concetti antitetici.
Tutto concorre a sottolineare questo contrasto: i numerosi primi piani amplificano, da una parte, la fissità espressiva del volto della prima, austero anche nell’ordinare una banale colazione, e dall’altra i sorrisi ammiccanti e l’eloquenza somatica della seconda. Ogni inquadratura è studiata nei minimi dettagli, gli elementi, gli attori, gli oggetti, sono disposti in modo impeccabile, mai casuale, quasi maniacale ed è proprio questo ordine figurativo che crea l’astrazione filosofica.
Non a caso la filosofia, e in particolare il confronto tra Platone e Aristotele, è il primo argomento di conversazione tra le due e non a caso viene citato il mito della caverna: ciò che noi vediamo non è altro che proiezione, ombra di un’idea.
Un esempio per tutti: la sequenza del bacio al cinema, che comincia con l’inquadratura delle due mani intrecciate in perfetta simmetria fino ad allargare il campo sull’intera sala semivuota, disposta a triangolo ascensionale, con una voce, probabilmente la colonna sonora del film proiettato in sala, che scandisce dure parole in tedesco e l’aggiunta di solenni rintocchi di campane si trasforma una sorta di tempio, in cui collocare quasi una rappresentazione sacra dell’atto.
Il ruolo preponderante della colonna sonora sta anche e soprattutto nelle accuratissime scelte musicali, diegetiche ed extradiegetiche, sicuramente altro punto forte del film, anche qui tutte giocate sulle differenze tra i generi e talvolta in contrasto rispetto alla scena girata: si va dal punk rock a commento di una scena d’amore dolce e sinuosa, alla musica da camera apollinea e composta, sottofondo di un litigio, al jazz caldo e suadente e alle citazioni da Jeff Buckley.
L’incomunicabilità tra due mondi inconciliabili destinati a separarsi, è rappresentata al meglio nella scena in cui la macchina da presa si posta progressivamente, con una lentissima carrellata verso l’alto, da una delle protagoniste seduta sul divano e impegnata in una discussione telefonica con l’amante (ormai quasi ex) fino a fermarsi sull’inquadratura del letto vuoto, che mai più si popolerà di entrambe le presenze, mentre il dialogo teso, difficile, sterile, “tra sordi”, continua fuori campo senza approdare a nulla. Il portone sprangato che occupa l’intero schermo nella sequenza successiva e che ci fa immediatamente mal presagire sui futuri sviluppi suggerendo chiusura e durezza, sancisce infatti visivamente la fine definitiva della relazione.
Ma come nel più classico dei copioni rincontriamo le protagoniste cambiate, anche nel look, dopo un po’ di tempo e, come nel più classico dei copioni e -fortunatamente- anche nella vita, ecco che la libreria, luogo di parole, di idee, diventa location per nuovi incontri…
Happy end recuperato in corner, perché alla fine… Todo mundo tiene a alguien!
Regia: Raúl Fuentes
Interpreti: Isabel Aerenlund, Luis Andree Arias, Naian Daeva
Nazione: Messico
Durata: 100
Official Facebook: https://www.facebook.com/todoelmundolapelicula
Uscita: Torino GLBT Film Festival 2013