Uno dei tanti motivi per guardare Glee è il salvifico “previously”, ossia il riepilogo, il riassunto di tutto quello che vi siete persi.
Di per sé il previously dovrebbe essere inserito come una delle motivazioni per ottenere la green card hollywoodiana. È invidiabile, infatti, come gli autori d’Oltreoceano riescano a condensare in una manciata di secondi quello che è successo in mesi di puntate (“Sex and The City – The Movie” ne è il pezzo da novanta, sei serie raccontante in
splendidi minuti scanditi da polvere di stelle).
Glee non è da meno. Il suo previously ha una dinamica scattante e una saliente sintesi fatta di scoop!
Bene, siamo arrivati alla sesta puntata.
Cosa si impara da questa puntata:
Cos’è un mash up! Un mash up è molto più di un medley. È quando prendi due canzoni e le fondi per rendere ancora più esplosiva l’espressività musicale.
Dopo aver notato troppa sicurezza nei suoi ragazzi, Will Schuester (dietro consiglio di Sue “trova l’animale competitivo che hanno dentro e tiralo fuori”) ha l’idea di bandire una competizione. Ragazzi contro ragazze si sfideranno in un mash up: dovranno scegliere i pezzi e coreografarli. Il vincitore, tra i due gruppi, potrà scegliere il pezzo da portare alle provinciali
L’abbattimento della barriera glassata dell’incredibile:
Terri, la moglie di Will, incinta per finta, ma già con il piano di adottare il bambino di Quinn Fabray, viene stuzzicata da una terribile Sue (“se non risciurò a distruggere il Glee Club, distruggerò l’uomo”, questo è il suo motto), che la avverte della pericolosa vicinanza tra il suo maritino ed Emma. E le suggerisce di farsi assumere come infermiera, visto che il posto è vacante (per merito di Sue che ha fatto lo sgambetto alla vecchia infermiera facendola volare dalle scale). Meravigliose entrambe! Terri, vantando nel curriculum un corso di primo soccorso, ottiene il posto nella scuola dove lavora l’ignaro Will.
Una donna un esempio:
Rachel, che è rientrata nel Glee Club, ha ripreso, con chic dittatoriale, il suo spazio come solista.
In questa puntata ci insegnerà che per raggiungere gli obiettivi occorre: alzarsi alle sei, bere un centrifugato energetico, non battere la fiacca e filare subito sullo step e darci dentro, avendo davanti una meta da raggiungere.
Questo titolo va diviso ex aequo con Sue, che scrive il suo diario, che sostiene di avere trent’anni e che si ingurgita il suo frullato di ossa di manzo!
L’uomo oggetto:
Finn! Il poverino non riesce a stare sveglio. Dormirebbe ovunque. È lo stress. Come dargli torto? È afflitto da mille pensieri: le prove del Glee Club, gli allenamenti di football, la maternità di Quinn, Rachel che continua a ronzargli in testa. Troppo per il nostro ragazzone di un metro ottanta e passa di adorabile e vellutata ingenuità!
Superclassifica:
I brani di questa puntata sono come sempre energetici (come i frullati di Rachel e Sue) e perfettamente descrittivi del clima che anima l’episodio!
E l’elemento aggiuntivo, la novità dorata, la beatitudine del ritmo è che le canzoni di questo episodio sono fuse nel mash up: It’s My Life di Bon Jovi e Confessions di Usher cantate dai ragazzi e Halo di Beyonce e Walking On Sunshine di Katrina and the Waves interpretate dalle ragazze.
La pillola della discordia:
Dà il titolo alla puntata. È la vitamina D. La neo infermiera, mogliettina ingannatrice, Terri, vistasi arrivare un Finn sfibrato dalla stanchezza in infermeria, gli prescrive di prendere la Pseudoefedrina, una sostanza che mettono nei decongestionanti per evitare che causino sonnolenza.
Finn assume le due pillole blu e si sente subito una carica positiva che lo muove! E, per riuscire a primeggiare nella competizione, le fa assumere dagli altri suoi compagni. Il risultato è mash up da brivido, una coreografia che sa giocare sugli anni 60, ma è tutta un passo anni 90!
Kurt, che è stato inopportunamente messo in squadra con i ragazzi, spiffera alla squadra femminile il segreto dei ragazzi. Rachel, Quinn e le altre si mettono in fila, in infermeria, per prendere anche loro le pillole blu!
E anche la loro performance lascia senza fiato. Due canzoni fresche associate a un balletto in perfetto musical di Broadway!
Mai più senza:
I giubbotti in pelle che la squadra maschile indossa durante la loro prova, abbinati a una maglietta bianca, eterna e disimpegnata nel suo essere sexy, e pantaloni denim scuro disperatamente “Grease”!
Il regno del manga:
A chi è cresciuto nutrendosi di cartoni animati giapponesi, a furor di capelli rosa e lilla, abbinamenti estrosi di colori, zoccoli e divise scolastiche, non sfuggirà il vispo color senape della camicetta di Emma e le mise da damigelle color maionese e zabaione della squadra delle ragazze! Ex Aequo del premio manga colore per loro!
Ma dove vai se il lieto fine non ce l’hai?
A Glee, ovvio!!! Quello che lascia, alla fine di ogni episodio, strabiliati, ma con un velo nostalgico, come quel sentimento malinconico, appunto, che ti afferra la domenica dopo pranzo, quando sai che la pacchia del weekend è finita, quando realizzi che non riuscirai a goderti appieno il pomeriggio, perché domani è lunedì!
Si prova questa sensazione alla fine di ogni puntata di Glee. Ed è bello così! Perché il lieto fine in fondo in fondo non c’è quasi mai! Il lunedì arriva sempre!
E arriva anche in questo sesto episodio.
Lo spaccio di anticongestionanti operato da Terri, viene scoperto. E il preside è ben presto informato che i ragazzi del Glee Club ne hanno abusato. Deve prendere dei provvedimenti, non solo licenziando Terri, ma affiancando anche a Will un co-direttore per il Club, dal momento che ritiene che il professore non sia in grado di occuparsi da solo della squadra canora. Il dissapore di Will nei confronti della moglie è elevato, ma lo è anche nei confronti dei ragazzi.
Questi ultimi avranno, tuttavia, ciò che si meritano! Il nuovo co-direttore, risponde al nome di Sue!