GLI “ARCHI” DI ALDO ROSSI PER LA 3. MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA 1985. PROGETTI, MANIFESTI E CARTE D’ARCHIVIO

A Ca’ Giustinian il presidente della Biennale Paolo Baratta rievoca i fasti della terza mostra internazionale.di architettura del 1985

Per valorizzare l’archivio storico delle Arti contemporanee – ASAC – il presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, ha inaugurato lunedì 11 giugno a Ca’ Giustinian una selezione dei manifesti realizzati per la terza Mostra Internazionale di Architettura diretta nel 1985 da Aldo Rossi.

Amerigo Restucci, rettore dello IUAV e Davide Chipperfield, Direttore della 13. Mostra Internazionale di Architettura, si sono prodigati nell’illustrazione dei vari documenti e dei disegni di quel prestigioso anno 1985.

Plastici e tavole sono esposte nel “portego” di Ca’ Giustinian, tutti orientati alla riqualificazione o trasformazione di specifiche zone della città lagunare e del suo entroterra. In quell’anno si trattava del Ponte dell’Accademia, del Mercato di Rialto, Ca’ Venier dei Leoni, Piazza di Badoere, Piazza d’Este, Villa Farsetti, le Piazze di Palmanova, i Castelli di Giulietta e Romeo, Rocca di Noale, Prato della Valle.
Millecinquecento furono i partecipanti del bando i cui nomi coprivano i paesi di tutto il mondo. La mostra si arricchisce di 10 monitor, di gigantografie, di disegni, di 70 manifesti dei progetti dei vincitori tra cui gli italiani Franco Purini per il progetto del Ponte dell’Accademia, Giangiacomo D’Ardia per quello di Ca’ Venier dei Leoni, di Alberto Ferlenga per Piazza d’Este, di Maria Grazia Sironi per i Castelli di Giulietta e Romeo a Montecchio Maggiore.
I partecipanti facevano riferimento alle università di Architettura d’Italia, di Francia, di Olanda, del Belgio, della Germania, d’Irlanda, d’Inghilterra ,di Spagna, della Svizzera, della Norvegia, della Finlandia, della Yugoslavia, della Polonia, degli USA ,del Giappone, dell’Angola, del Messico ,della Colombia e del Brasile.

Per rilevare il grande avvenimento Sebastiano Grasso sul Corriere della Sera del 20 luglio 1985 enfatizzav: “Cinquecentocinquantacinque intelligenze si sono scatenate su una delle città più amate del mondo. Gli esiti sarà possibile vederli dal 2° luglio al 29 settembre. Dopo la prima scelta la Giuria dovrà assegnare i “ Leoni” agli autori dei progetti reputati migliori.. Ma poi sarà proprio vero che sono i migliori?”.
Mentre Silvia Giacomini su “Repubblica” terminava: “Tra i giapponesi non si può tacere il nome di Tadao Ando. Importanti i contributi della messicana Scuola della Bassa California e di professionisti di tutta l’area centroamericana. Rossi ha cercato, anche per l’architettura, una formula che permettesse il godimento di un pubblico molto vasto, oltre all’aggiornamento critico.”