“Generazione mille euro” di Massimo Venier

I "beautiful mind" del precariato

Scrive Paola Pilati sull’Espresso, riguardo alla generazione mille euro: “Guadagnano meno dei loro padri alla loro età, e hanno una prospettiva di carriera molto più grigia. Sono i giovani che si muovono oggi sul mercato del lavoro: stagisti, lavoratori a progetto, segretarie interinali, ricercatori e docenti universitari. Scuole finite regolarmente, magari anche una laurea, addirittura una specializzazione. Sono passati attraverso una serie più o meno lunga di lavoretti precari. Fino all’assunzione: molto spesso con uno dei tanti contratti flessibili a disposizione dei datori di lavoro per far entrare in fabbrica o in ufficio, ma non solo. Anche chi ha il mitico posto fisso, è accomunato dalla stessa condizione: per tutti il 27, la busta paga, racconta lo stesso tenore di vita. Sotto i mille euro al mese, spesso meno, tra gli 800 e i 900.”

Generazione mille euro è un romanzo, edito da Rizzoli, scritto da Antonio Incorvaia e Alessandro Rimassa; da questo libro Massimo Venier, regista dei più grandi successi del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, ne ha tratto un film puro, compatto, sinceramente disincantato.
Venier ha colto con ironia e delicatezza il profilo di una maggioranza generazionale: quella dei precari.

Matteo (Alessandro Tiberi, [Boris->+-Boris-+.html?id_secteur=33], Aspettando il sole) è un brillante laureato in matematica, con la speranza e convinzione che un giorno passerà il concorso in università (“finiranno i nipoti prima o poi” è una delle tanti frasi di questo film che merita la standing ovation); nel frattempo si ritrova a fare un lavoro di ripiego in un ufficio marketing – è uno dei tanti impiegati assunti con contratti a termine, il suo futuro va di sei mesi in sei mesi – l’antitesi dei teoremi che ama, si occupa di telefonia mobile, principalmente. Divide un appartamento, a Milano, con un suo grande amico Francesco (Francesco Mandelli, Manuale d’amore), che mette in pratica i suoi studi di cinema facendo il proiezionista in un cinema d’essay. A condividere e dividere l’affitto, arriva una terza coinquilina, Beatrice (Valentina Lodovini, La giusta distanza), giovane insegnante, cioè precaria pure lei.

La situazione per Matteo è straniante, fa un lavoro che non capisce, tiene seminari in università, a titolo assolutamente e gloriosamente gratuito, per quello che è stato un suo docente di matematica (interpretato da Paolo Villaggio cha da vita a un personaggio di una bellezza commovente e rara), allo stesso tempo rischia il posto di lavoro e la sua fidanzata storica, Valentina (Francesca Inaudi, al cinema anche con Questione di cuore), lo lascia. Non solo. Ad arricchire le sue complicazioni esistenziali e lavorative, entra nella sua vita Angelica (Carolina Crescentini), una collega di lavoro, che gli scombussola i piani, però, con una certa dose di involontarietà, gli rischiara alcune idee e gli ricorda determinati principi.

Generazione mille euro è un’opera godibile, spensierata nel suo essere raccontata con toni agrodolci. Lo sviluppo della trama, con i suoi risvolti tragicomici, è quanto mai riuscito a cogliere la vita reale, senza essere grottesco.
La stessa sceneggiatura fornisce quel necessario ampio spazio per la delineazione e sfumatura dei personaggi; agli attori è stata offerta la possibilità per articolare e rendere Matteo, Francesco, Beatrice e Angelica ricchi di contemporaneità e credibilità. Mandelli, superbo nel suo ruolo di amico indispensabile, ha interpretato la parte di Francesco, che guarda il mondo come fosse un film, donandogli quel tocco retrò, che non passa mai di moda.

Massimo Venier ha riletto sul grande schermo il sogno e la ricerca di un raggio di sole di molti giovani, dotando e armando i protagonisti di un carisma energetico. La sua scelta stilistica si impone sul panorama luminoso del cinema italiano, sapendo descrivere la vita dei giovani che affrontano il mondo del lavoro, con uno sguardo attento, empatico e seriamente leggero.

Nel cast ha un piccolo, ma esilarante, cammeo la bravissima Lucia Ocone, nel ruolo di un’impiegata nel settore amministrativo, che non facilita la vita a Matteo.
L’inizio e la fine di Generazione mille euro sono un “ciclo” che offre 101 minuti di apprezzabilissima commedia italiana, riuscendo ad andare oltre i luoghi comuni; non offre una soluzione, ma fa sorgere il sole sulle fragilità di questa generazione.

Titolo originale: Generazione mille euro
Nazione: Italia
Anno: 2009
Genere: Commedia
Durata: 101′
Regia: Massimo Venier
Sito ufficiale:

Cast: Valentina Lodovini, Carolina Crescentini, Paolo Villaggio, Natalino Balasso, Francesco Mandelli, Alessandro Tiberi, Francesco Brandi, Francesca Inaudi, Roberto Citran, Lucia Ocone
Produzione: RAI Cinema, Andrea Leone Films
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 24 Aprile 2009 (cinema)