“Glee” – Prima Stagione

L'unione imperfetta (1x08)

Due episodi fa (“Vitamin D”, 1×06) “Glee” si era cimentato con i mash-up, l’unione di canzoni mixate tra loro. In questo episodio il meccanismo è lo stesso, solo che stavolta al posto delle canzoni ci sono le persone. A quanto pare, però, ottenere un risultato omogeneo che funzioni in questo caso è molto più complicato.

Con L’unione imperfetta lo showrunner Ryan Murphy, che ha scritto l’episodio in prima persona, torna esplicitamente ai tempi di Popular (altra serie da lui creata e ambientata in un liceo) e alle sue lotte di classe. Se fino a qualche tempo fa era Rachel il bersaglio preferito della “guerra delle granite”, oggi non possono sentirsi al sicuro neppure Finn e Quinn, il cui ingresso nel Glee Club li ha fatti precipitare in fondo alla piramide sociale. Ecco perché Finn, quando si ritrova costretto a scegliere tra Glee e football, sceglie quest’ultimo. Una decisione resa necessaria dall’ultimatum del prof Tanaka, arrabbiato con Will per l’eccessiva intimità venutasi a creare con Emma, la sua promessa sposa, durante le lezioni di danza in previsione del matrimonio. Per fortuna entro la fine dell’episodio la questione rientra, Ken ritorna sui suoi passi e Finn può tornare a cantare.

La coppia Ken-Emma forse non è proprio la meglio assortita del mondo, ma in questo episodio ci sono altre sperimentazioni particolari, a livello sentimentale. Puck, ispirato da un discorso della madre (ispirata a sua volta da Shindler’s list) e da un sogno alquanto strano, inizia a frequentare Rachel. Una coppia interessante, con potenziale e anche una certa chimica, ma che è destinata a sciogliersi entro la fine della puntata, visto che in fondo entrambi sono interessati ad altre persone. E c’è del romantico anche nella vita di Sue Sylvester, invitata a una gara di ballo dal conduttore del Tg per il quale lei fa l’opinionista. Questo trasforma Sue in una persona totalmente diversa (addirittura… buona!), e la spinge a chiedere lezioni di ballo all’ex nemico Will. Anche in questo caso, però, è destino che tra l’affaire finisca presto: lui infatti non è così interessato, e la fine del rapporto restituisce a Sue tutta la sua cattiveria. Ne paga le spese Quinn, cacciata dai Cheerios.

La Sue innamorata è una delle trovate più originali dell’episodio, soprattutto perché alla fine ritorna l’adorabile e crudelissimo personaggio di sempre. Come altre volte, è lei a fornire gli spunti comici migliori: ad esempio la sua arringa a favore del matrimonio con i cani, o la minaccia a Will di comprargli una gattina solo per poi portargliela via. Per non parlare dell’eccezionale tenuta con cui si presenta dal suo amato. Ma tra i meriti dell’episodio c’è anche quello di dare maggior spazio a Puck, che da personaggio secondario sta diventando sempre più importante e interessante. La sua unione con Rachel dura poco, è vero, ma si fa ricordare. Se non altro, per le motivazioni che ha alle spalle: «Quello era più di un sogno. Era un messaggio di Dio. Rachel era un’ebrea sexy, e il Signore voleva che io mi infilassi nelle sue mutande».

E stavolta Puck svetta tra gli altri anche per quanto riguarda la parte musicale, con la sua apprezzata performance di Sweet Caroline di Neil Diamond. Per la prima volta inoltre sentiamo cantare Emma, in abito da sposa e sulle note di I could have danced all night (tratta dal musical My fair lady). Un appunto va fatto invece alle esibizioni di Will, sia per quanto riguarda Bust a move che per The thong song: in entrambe era un po’ troppo esplicito il playback, sembrava di assistere a dei video musicali più che ad esibizioni all’interno della scuola. E per dirla tutta… abbiamo capito che Will è un “professore fico”, fargli ballare la breakdance non è un filino troppo?

TITOLO ORIGINALE: Mash-up
PRIMA TV USA: 21 ottobre 2009 – FOX
PRIMA TV ITALIA: 4 marzo 2010 – Fox
SCRITTO DA: Ryan Murphy
DIRETTO DA: Brad Falchuck
CANZONI: “Bust a move” (Young MC), “Thong song” (Sisqó), “What a girl wants” (Christina Aguilera), “Sweet Caroline” (Neil Diamond), “Sing, sing, sing” (Louis Prima), “I could have danced all night” (My Fair Lady).