33TFF: “God Bless The Child” di Robert Machoian, Rodrigo Ojeda-Beck

Cuccioli d'uomo

Torino33. Concorso
Una madre depressa e ribelle, oppure solo stanca oppure solo una madre, dopo aver litigato con la figlia adolescente, esce di casa e lascia i suoi 5 figli da soli.

Questo è l’incipit del secondo lungometraggio dei registi Robert Machoian e Rodrigo Ojeda-Beckgirato.
_ I cinque sono davvero fratelli nella vita reale; sono figli di Machoian e della co-sceneggiatrice Rebecca Graham.
_ Girato senza budget, God Bless Child può essere letto come un viaggio nel mondo di un’infanzia e di un’adolescenza che deve fare i conti con gli effetti debilitanti che la depressione di un genitore può avere su tutti i membri della famiglia.

Ma si può anche intravedere una delicata sottotrama: un mondo popolato solo da bambini o vissuto con la cura dei bambini è semplicemente il mondo migliore.

Con la tecnica del documentario che osserva, nell’arco di una giornata estiva in una California periferica, cinque ragazzi, da un anno a tredici anni, God bless child ha una messa in scena profonda e selvaggia.

I registi hanno colto le dinamiche interne nei rapporti tra i fratelli. Così facendo sono emerse in piena libertà le loro personalità calde e meravigliose; personalità di bambini che nella loro innocenza hanno capito che devono cavarsela da soli e responsabilizzarsi… a modo loro. Forse un caso più unico che raro: la paziente Harper, il prepotente Elias, il fragile Arri, il generoso Esdra e il piccolo di casa Jonah.

Gli adulti sono ai margini, si intravedono, a parte una dubbia figura, mostro o protettore in una situazione di incoscienza.
_ God Bless Child ha uno sguardo avvincente e genuino. C’è qualcosa di infinitamente tenero e meraviglioso nel modo in cui questi cuccioli d’uomo litigano e si prendono cura l’uno dell’altro.
_ Benché la madre non si faccia vedere né risponda al telefono per tutto il giorno, è totalmente assente il senso di abbandono in questa tribù, trascinata dalla calma apparente della sorella maggiore, che non fa pesare ai fratelli le controversie con la madre.