Ci sono alcuni film che lasciano un’eredità emotiva prepotente; sono quelle storie che inchiodano alla poltroncina del cinema, che senza chiedere permesso entrano violentemente nell’animo di chi le guarda, con tutta la loro carica vibrante, che brucia di lealtà narrativa. Come i film che Clint Eastwood ci ha regalato negli ultimi cinque anni a partire da Mystic River, Million Dollar Baby, Lettere da Iwo Jima, Changeling e ora con Gran Torino. Clint Eastwood torna a centrare il bersaglio del successo e lo fa, dirigendo, con la stessa arguta, sofisticata e altrettanto realistica maestria che lo ha contraddistinto e premiato negli ultimi anni.
Gran Torino è un’auto sportiva d’epoca della Ford; quella del protagonista di quest’opera è del 1972, di colore verde ed è custodita in un garage, ogni tanto la espone nel vialetto di casa, quando la deve lucidare. La Ford Gran Torino rappresenta per Walt Kowalski (Clint Eastwood) il suo appiglio alla tradizione, al suo passato, a chi è sempre stato.
La storia comincia dalla morte della moglie di Walt, una parte di lui se ne è andata. Come se ne sono andati o trasferiti la maggior parte dei vicini di casa, lasciando il posto a immigrati provenienti, prevalentemente, dal Sud Est Asiatico. Persone che lui dichiaratamente disprezza, commentando con risentimento patriottico il degrado che vede intorno a sé.
Walt Kowalski è un reduce della Guerra di Corea, lancia insulti razzisti con la normalità con cui le altre persone pronunciano parole e verbi, sembra essere un razzista incallito. Gli avvenimenti indicibili che lo hanno coinvolto in Corea lo ossessionano, e rivede quei volti contro cui combatteva nei suoi vicini. Per Walt, tutti gli asiatici sono uguali. Tuttavia gli succede di avvicinare una cultura che non conosce, quella della comunità degli Hmong — una tribù etnica di 18 clan sparpagliati tra le colline del Laos, del Vietnam, della Tailandia e di altre parti dell’Asia — che hanno avuto un passaggio difficile verso gli Stati Uniti a seguito del loro coinvolgimento nella Guerra del Vietnam. Walt sa di essere giunto all’ultimo capitolo della sua esistenza ed è alla ricerca di qualcuno o di qualcosa che dia un senso al tutto e che calibri il valore della sua vita.
La frequentazione con i suoi vicini di casa, a cui non risparmia, nel suo essere orgogliosamente burbero, soprannomi dispregiativi, gli fa conoscere un mondo per lui interessante.
È innegabilmente divertente vedere quest’uomo, complesso, miscredente, ancorato con strenuità al passato, irritato per il modo in cui il mondo è cambiato, aprirsi a una nuovo cultura e dover fare in conti con se stesso, seppur a modo suo, con una serie di battute al vetriolo, spudorate e spiazzanti.
Il rapporto che si instaura tra Walt e il sedicenne Thao, vicino di casa, all’inizio loro malgrado, alla fine si evolve in un rapporto paterno. Walt si concede un’altra possibilità come padre (“Ho molte più cose in comune con questa gente di quante ne abbia con i miei figli viziati e fannulloni”) e per Thao è la figura maschile che gli manca, vivendo con la nonna, la mamma e la sorella.
Era dal 2005, da Million Dollar Baby, che Eastwood non recitava; l’interpretazione che imprime a Walt Kowalski è sensibilmente toccante, fortemente concreta.
Registicamente perfetto nella sua lineare e lucida drammaticità, Eastwood con Gran Torino ha saputo mantenere le corde della tragedia tese fino all’apologia finale. Gran Torino ha lo stesso battito ritmico deciso e spavaldo della vita di Walt, un anti eroe, un reduce che cerca un’espiazione, un patriota che ha lavorato per una vita alla Ford, la cui compagna è deceduta, i cui figli sono troppo lontani e impegnati per capire questo personaggio arcigno.
Gran Torino è una storia che commuove, di quel tipo, raro da vedere, che ustiona chi le guarda, restando indelebile, per la grazia epica con cui è narrata.
Titolo originale: Gran Torino
Nazione: U.S.A.
Anno: 2008
Genere: Drammatico, Thriller
Durata: 116′
Regia: Clint Eastwood
Sito ufficiale: www.thegrantorino.com
Sito italiano: wwws.warnerbros.it/grantorino/…Cast: Clint Eastwood, Christopher Carley, Bee Vang, Ahney Her, Brian Haley, Geraldine Hughes, Dreama Walker, Brian Howe, John Carroll Lynch, William Hill, Scott Eastwood
Produzione: Double Nickel Entertainment, Gerber Pictures, Malpaso Productions, Media Magik Entertainment, Village Roadshow Pictures, Warner Bros.
Distribuzione: Warner Bros.
Data di uscita: 13 Marzo 2009 (cinema)