Grandi ferraresi: in ricordo di Giorgio Bassani e Gianfranco Rossi

Due scrittori mancati 9 anni fa

[|F.E.|]

[|Eri acqua|]

[|Da un punto
_ all’altro
_ percorrevi
_ la tua origine|]

[|La tua e/assenza
_ è divenuta
_ nebbia,
_ mero/nero fantasma
_ di un felice passato|]

[|Non sarai
_ più
_ di nessuno|]

[|
F.E.
|]

[|You were water.|]

[|From one place
_ to another
_ you walked over
_ your beginning.|]

[|Your es/absence
_ has become fog,
_ mere/black ghost
_ of a happy past.
|]

[|Nobody
_ will have you,
_ no more.|]

Da NATA PER ACQUA/BORN FOR WATER di Maria Cristina Nascosi (Ferrara, CARIFE, 2006).

Il 12 ed il 13 di questo mese “segnano”, rispettivamente, i nove anni dalla morte di Gianfranco Rossi e di Giorgio Bassani, il Cantore della Ferraresità a tutto tondo, lui bolognese per nascita.
Due ebrei, parenti, tra l’altro e grandi scrittori legatissimi, notoriamente, al cinema, seppure in maniera diversa e con diverse fortune; due destini, comunque vissuti, sofferti, colpiti in vita da mille vicissitudini, tutte dolorosissime, non ultima, pleonasticamente, la Shoah….

Bassani, com’è noto, fu anche grande bibliofilo e talent scout, ri-conoscitore di gran talenti intellettuali: sua fu la ‘scoperta’ – poco più di cinquant’anni or sono – del capolavoro di un grande allora ancora sconosciuto, un nobile siciliano di nome Giuseppe Tomasi di Lampedusa, da sempre assai distante dall’ambiente letterario. Era, infatti, il 1958 quando Giorgio Bassani decise di pubblicare nella collana da lui diretta per la casa editrice Feltrinelli “Il Gattopardo”, romanzo che Elio Vittorini aveva rifiutato per Einaudi. Straordinario il successo, aspre le polemiche: insomma, un vero e proprio “caso” letterario.

Di lui Pasolini ebbe a dire:
“In Bassani ciò che piú interessa è la lucidità con cui si pone a descrivere il mondo: modo laico, razionale, ma impiantato su una iniziale e mai esaurita forza emotiva” .
Bassani e Rossi amarono molto anche la loro città, sempre ‘presente’ nelle loro opere: proprio per ricordarli, dunque, specie in questo loro ‘essere visceralmente ferraresi’ si propone, a seguire, una lirica che in qualche modo ‘unisce’ loro a Ferrara, alla sua acqua-liquido amniotico, alle loro radici.

Leggi lo speciale di NonSoloCinema su Giorgio Bassani.