Un terrestre, Arthur Dent, un redattore della celeberrima guida galattica per autostoppisti, Ford, il bifronte presidente della galassia, Zaphod Beeblebrox e la terrestre da lui rimorchiata ad una festa, Trisha McMillian, su una preziosissima nave a propulsione d’improbabilità, viaggiano per la galassia alla ricerca della domanda alla risposta sull’universo, la vita e tutto quanto…
Come la prendereste se vi dicessero che: a)la Terra sta per esplodere a momenti per lasciar spazio ad un’auotostrada intergalattica e b)l’essere umano non è nè il primo nè il secondo essere più intelligente sulla faccia della terra? Se la doveste prendere piuttosto male beh, benvenuti nel gruppo. Gruppo il cui capostipite è il buon Arthur Dent, tipico inglese, pel di carota. persona buona e pacifica, amante del tè preparato come sua maestà docet e grande amico dell’alieno Ford, proveniente da un pianetino dalle parti di Betelgeuse, inviato sul pianeta verde e blu per farne un resoconto per la guida galattica per autostoppisti, di cui ovviamente il buon fulvo crinito Arthur non conosce la vera identità. Ma andiamo con ordine: Ford, a conoscenza dell’imminente conventrizzazione del pianeta Terra, decide di portare in salvo con sè l’amico Arthur; dopo svariate peripezie i due si ritrovano su un’astronave a propulsione d’improbabilità appena rubata dal presidente della galassia Zaphod “sorrisoa146denti” Beeblebrox e dalla terrestre Trisha, da lui rimorchiata ad una festa sulla Terra. La suddetta astronave è equipaggiata con robot tanto super intelligente quanto super depresso perchè troppo intelligente, Marvin, e dal gioviale, insopportabilmente gioviale, computer di bordo Eddie. La stramba compagnia parte così alla ricerca della domanda alla risposta sull’universo, la vita e tutto quanto…
Come si può ben evincere dall’alquanto stringata sinossi, parlando di questo film non si può certo andare con ordine.. Anzitutto giova ricordare che il film è tratto dal primo libro di una serie di libri dell’acutissimo scrittore inglese Douglas Adams, che a sua volta ha tratto questa serie di libri da una trasmissione radiofonica della BBC da lui scritta. Giova tenere presente queste informazioni perchè ovviamente il paragone col libro, veramente bello e consigliato, è sempre d’obbligo; fortunatamente, e come accade raramente, il rapporto non è impietoso ma comunque vede il libro di una spanna superiore. Il film comunque è assolutamente da vedere sia per il gruppo di fanatici di Douglas Adams, sia per gli amanti del genere fantascienza in questo caso abbinato a una brillante dose di surrealtà e di comicità inglese della più riuscita, alla Monty Python per intenderci.
Ci sono anche delle piccole discordanze col libro, la più lapalissiana di tutte è la storia d’amore tra Arthur e Trisha, quasi obbligatoria da inserire vista la produzione Disney, ma in ogni caso la pellicola rimane molto fedele al lavoro di Adams. Buoni attori (tra tutti il più brillante è sicuramente Mos Def che interpreta Ford), una regia abbastanza anonima ma comunque competente di Garth Jennings, ma soprattutto le scenografia le ambientazioni e la scelta grafica per la rappresentazione delle voci della guida galattica, rendono questo lavoro molto appetibile e godibile dal proverbiale connubio “grandi e piccini”.
Titolo originale: The hitchhiker’s guide to the galaxy
Nazione: U.S.A., Regno Unito
Anno: 2005
Genere: Avventura, Fantascienza
Durata: 110′
Regia: Garth Jennings
Sito ufficiale: hitchhikersmovie.com
Cast: Martin Freeman, Sam Rockwell, Mos Def, Zooey Deschane, Bill Nighy, Anna Chancellor, John Malkovich
Produzione: Touchstone Pictures, Walt Disney Pictures
Distribuzione: Buena Vista
Data di uscita: 12 Agosto 2005