“HORA PROELEFSIS (TERRA MADRE)” di Syllas Tzoumerkas

Storie nella Storia

25. Settimana della Critica
L’azione si svolge a Salonicco. Stergios, ragazzo ombroso e tormentato, compie ventisette anni. La madre Gena resta a casa, consumata dalla solitudine ; il fratello Thanos, di ritorno dopo molti anni, è bloccato nel traffico di Atene, insieme allo zio Antonis, a causa di una manifestazione contro il governo per la crisi economica che strozza il paese; lo zio Nikitas tiene una lezione d’arte all’università; la zia Stella, che ha cresciuto Thanos, insegna letteratura ai ragazzi: la cugina Anna raggiunge gli studi di una emittente televisiva dove lavora. Nell’arco di questa giornata apparentemente normale, Stergios e i suoi parenti faranno i conti con il passato finendo col misurarsi anche con quello della Grecia degli ultimi trent’anni.

Il film di Tzoumerkas ripete gli schemi classici di utilizzo della Storia con la maiuscola per inserirvi e intrecciarvi una piccola storia familiare collegandole e facendo emergere le comuni contraddizioni e difficoltà. La Grecia dei colonnelli e della feroce dittatura militare resta come un punto di partenza sottinteso, da cui si dipanano i decenni successivi che hanno visto l’affermarsi di una democrazia non ancora ben consolidata e agitata in questi ultimi tempi da una feroce crisi economica divenuta ben presto crisi sociale e politica.

Anche la famiglia del protagonista nato dopo i sanguinosi eventi, passa attraverso crisi esistenziali, disagi, rotture focalizzate sul problema dell’adozione, fenomeno di vasta portata che non riguarda solo i bambini abbandonati alla nascita ma anche quelli come Thanos, fratello di Stergios, ceduto dalla madre agli zii per l’impossibilità dei genitori naturali di allevarlo in modo decoroso. La complessità dei rapporti personali all’interno di questo gruppo emergono nel procedere del racconto, per strati che sollevano veli che fino ad allora servivano a non fare affiorare le questioni sottaciute ma destinate prima o poi a deflagare. La mano esperta del regista riesce in questi successivi svelamenti a comporre un quadro sociale emblematico di una intera società illusa per qualche tempo di vivere nella pace e nell’armonia familiare e nazionale, ma destinata ben presto ad un brusco risveglio.

Il regista attinge dalla tragedia antica della sua terra la potenza corale che fonde umanità, lirismo e tragedia in un’unica dimensione esplosiva.
Il montaggio – sostenuto da una musica ora irruenta ora pacata – frenetico al limite della allucinazione, è talmente indagatore, supponente e precipitoso da porre interrogativi insoddisfatti sugli orientamenti del filone narrativo.
Ciò che trionfano – esaltanti – sono i flash dell’itinerario storico del suo popolo che cade, si rialza lungo le ispide coordinate della libertà, personificata in un volto che piange e vezzeggia i suoi figli, chiedendo perennemente aiuto

Titolo originale: Hora proelefsis
Nazione: Grecia
Anno: 2010
Genere: Drammatico
Durata: 105′
Regia: Syllas Tzoumerkas
Cast: Amalia Moutoussi, Ioanna Tsirigouli, Thanos Samaras, Youla Boudali, Errikos Litsis, Ieronimos Kaletsanos, Christos Passalis, Desina Georgakopoulou, Marissa Triantafyllidou
Produzione: Fantasia Optikoakoustiki Productions, Greek Film Center, Hellenic Radio & Television, Pan Entertainment

Data di uscita: Venezia 2010