Corto Maltese, il protagonista più celebre di Hugo Pratt, compie quarant’anni. Era il 1967 quando sul “Sgt. Kirk” apparivano le prime nove tavole de La ballata del mare salato. Oggi per chi vorrebbe far parte del variegato “equipaggio” dei suoi lettori e per chi ancora sogna, o ha sognato, di “vivere” Una ballata del mare salato, agognando le avventure esotiche e filosofiche del celebre marinaio, l’opportunità è data dalla mostra “Hugo Pratt, CortoMaltese, Letteratura disegnata 1967-2007” presso il Chiostro di Voltorre, in prossimità di Gavirate (VA).
Paul Davis, graphic designer e pittore, Vincenzo Mollica, giornalista, pittore e scrittore, Jesús Moreno, editore e Boris Tissot, curatore di eventi presso il “Centre Pompidou” di Parigi, ne sono i testimoni. A quarant’anni dall’apparizione di Corto Maltese la rassegna – curata da Cristina Taverna, della galleria milanese “Nuages” – vuole celebrare il creatore di Corto Maltese, Hugo Pratt, fra i più geniali maestri del fumetto d’autore. Proprio come lui stesso si descrisse in più occasioni: “Sono un autore di letteratura disegnata, uno scrittore che sostituisce le descrizioni, l’espressione dei volti, delle pose, dell’ambientazione, con dei disegni. Il mio disegno cerca di essere una scrittura. Disegno la mia scrittura e scrivo i miei disegni”.
Corto Maltese è il fulcro della creatività di questo veneziano estroverso, all’apice della propria maturità artistica, nonché fra i caposcuola indiscussi sia del fumetto italiano che internazionale. Obiettivo dell’esposizione è donare al visitatore un’idea ampia ed eterogenea della multiformità del personaggio.
Il percorso artistico si svolge su due livelli – grafico e letterario – fino a sviluppare un’alchimia di realismo visionario, che ha fatto di Hugo Pratt uno dei narratori italiani più famosi nel mondo, ben oltre le barriere dei diversi generi e dei mezzi espressivi da lui sapientemente usati. Nella rassegna le immagini – centocinquanta originali fra fumetti ed illustrazioni – sono abbinate con alcune frasi, tratte da interviste rilasciate da Pratt nel corso di un ventennio, il visitatore avrà così modo di comprendere più profondamente l’artista.
In mostra sono presenti “video” e proiezioni che vivacizzano il percorso degli ospiti. Hugo Pratt schiude loro le porte del suo mondo fatato: la letteratura, la magia, le donne, l’avventura, l’amicizia, il mare e gli addii.
Le tavole de La ballata del mare salato furono un successo. L’autore, che con i suoi acquerelli e le sue tavole a chin aveva immaginato le storie di un capitano di ventura, dotato di spirito libero – un redivivo Ulisse -, ma anche colto e capace di parlare con tutte le razze e le culture con cui veniva a contatto, aveva fatto centro. In breve tempo Corto Maltese fece vendere cinquecentomila copie di libri l’anno, fu citato in svariati film, divenne persino argomento di tesi di laurea.
Corto Maltese – il cui nome potrebbe discendere da “Corte dei Maltesi”, a Venezia – è un uomo dal cuore d’oro, tollerante e amico degli umili. È figlio di un marinaio inglese della Cornovaglia e di una zingara di Gibilterra. Benché mantenga un atteggiamento distaccato, impulsivamente aiuta i deboli e gli oppressi. Porta un pendente all’orecchio sinistro, seguendo una tradizione già presente nel diciannovesimo secolo nella Marina mercantile inglese. L’orecchino all’orecchio destro, invece, era in uso nella Marina da guerra. In diverse storie brevi Corto Maltese ha vissuto il I conflitto mondiale da luoghi diversi, ha partecipato alla guerra civile russa ed è stato testimone dei primi passi del fascismo in Italia. In un’altra serie a fumetti di Pratt, Gli Scorpioni del Deserto, è dato per disperso durante la guerra civile spagnola.
L’esordio di Corto Maltese avvenne, come detto, in La ballata del mare salato, una storia che determinò il passaggio ad un fumetto d’inedita concezione, rivestito di vignette, temi e personaggi più ardui e profondi in relazione al contesto ambientale dell’epoca. Nelle sue tavole iniziali è alterata anche l’immagine dell’eroe: non più un uomo con la brama di aver ragione a tutti i costi e di poter risolvere tutto da solo, ma al contrario con la voglia di sminuire il senso di ogni vittoria e di ogni sconfitta, per affermare la propria indole e il proprio fascino.
Lo stile di vita di Corto Maltese che ha fatto appassionare intere generazioni di lettori sta nel suo vagabondare che lo porta in ogni luogo del globo e in qualsiasi porto in cui approda: Rodi, Buenos Aires o Hong Kong. In questi paesi esotici trova sempre un amico, suscitando rispetto e considerazione anche in chi gli è ostile. Insomma, Corto Maltese rappresenta un eroe d’altri tempi: disincantato, con pochi rimorsi, senza paure razionali e fatalista nei riguardi del pericolo. Nelle sue avventure surreali, ma al contempo immerse nella storia, ha avuto la fortuna di incontrare grandi scrittori come Jack London, Joseph Conrad, Joseph Rudyard Kipling ed Herman Hesse, ossia gli stessi autori che il suo creatore “divorava” da adolescente.
Da quel lontano 1967 Hugo Pratt è stato indissolubilmente legato a Corto Maltese, del quale ha realizzato oltre mille tavole.
Il viaggio del fumettista-narratore si concluse con la morte – avvenuta il 20 agosto 1995 a Losanna, città dove da diversi anni risiedeva -, ma continua ancora oggi attraverso lo spirito, il carattere e il sorriso di Corto Maltese. Di lui Umberto Eco ha scritto: “Quando ho voglia di rilassarmi leggo un saggio di Engels, se invece desidero impegnarmi leggo Corto Maltese”.
Hugo Pratt non autorizzò mai la trasposizione su pellicola delle avventure del suo eroe. In una intervista affermò: “Corto non morirà mai, ma se ne andrà perché in un mondo dove tutto è elettronico, tutto è calcolato, tutto è industrializzato e dove tutto è consumo, non c’è posto per un tipo come lui”.
Il catalogo ripercorre l’analisi delle intuizioni più che delle interpretazioni, lasciando il lettore sovrano del proprio interesse per poterlo soddisfare poco a poco con la lettura, o rilettura, delle molte storie del protagonista. Difatti lo scopo di Pratt era stimolare la curiosità del lettore, portarlo all’approfondimento e all’acquisizione del sapere, anziché offrirgli soluzioni. Lasciarlo libero di procedere lungo la propria sensibilità, questo è il fine raggiunto da Corto Maltese, uno dei più opportuni compagni di viaggio, anche in quest’epoca virtuale, dove è bello partire per perdersi in un universo persino più magico e avventuroso.
HUGO PRATT, CORTO MALTESE, LETTERATURA DISEGNATA 1967-2007
Chiostro di Voltorre, Frazione del Comune di Gavirate (VA)
Dal 31 marzo al 23 giugno 2007
Orari: da martedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00
Sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 19.00