“I ROBINSON: UNA FAMIGLIA SPAZIALE” di Stephen Anderson

Lewis, 12 anni, tenero e amabile genio inventore, è un orfano. Costruisce un marchingegno, uno scanner mnemonico, per andare indietro nel tempo e ritrovare la madre. La sua invenzione, però, lo fa imbattere in Wilbur Robinson, un coetaneo proveniente dal futuro. Salgono sulla macchina del tempo di Wilbur, o meglio, del padre di Wilbur, per scappare da un uomo oscuro, ma imbranato, succube di Doris e con manie di onnipotenza. L’uomo con la bombetta vuole carpire e utilizzare a proprio vantaggio le capacità e i segreti di Lewis.

Tratto dal libro di William Joyce, A Day with Wilbur Robinson, il nuovo film Disney è in Digital 3D™, un nuovo formato 3D che rende più realistica l’animazione in computer grafica. Prima dei titoli di coda, come per “giustificare” questa scia innovativa, appare una frase di Walt Disney: “Da queste parti, tuttavia, non ci soffermiamo troppo a guardare indietro. Andiamo sempre avanti, per aprire nuove porte e fare cose nuove, perché siamo curiosi e la curiosità continua a spingerci lungo nuovi sentieri”.
Il regista Stephen Anderson ha dichiarato che si è appassionato al personaggio di Lewis perché, come lui, è orfano. Ha aggiunto, anche, che si è ispirato, oltre che al libro, a un telefilm cult di fantascienza degli anni Sessanta: Lost in Space.

All’orecchio degli esperti disneyani non può sfuggire un’inconfondibile colonna sonora, perfetta nel richiamare le atmosfere delle magiche avventure Disney; alcuni brani e testi sono composti dal talentuoso Rufus Wainwright insieme a Danny Elfman.
Essenziale è che Anderson sia riuscito nel suo intento: risaltare l’amore e la speranza e mostrare come questi due sentimenti possano smuovere e cambiare il mondo. Per i Robinson, missione fondamentale è coltivare e realizzare i propri sogni.

Lewis si ritrova a convivere con una famiglia molto bizzarra, ma straordinaria, lontana dai modelli dei cartoni animati classici, come I Barbapapà, o La Carica dei 101. Però, come queste, è una famiglia che si ama, che ha come slogan: “la verità rende liberi” o “dai fallimenti si impara”. Quindi, quando c’è l’amore e l’armonia, che ne è conseguenza naturale, non è improbabile, ma possibile incontrare una mamma che dirige un orchestra di rane o un cane che porta gli occhiali perché la mutua non gli passa le lenti a contatto.
Il film regala un’immagine del futuro stramba ed eccentrica, ma non per questo meno rassicurante. Palazzi colorati, giardini con siepi a forma di pancarré, di tazze e teiere fanno da cornice a una nonna che potrebbe essere una perfetta compagna di ballo per Tony Manero.
Nella versione italiana del film le scritte sono state tradotte nella nostra lingua. E quando Lewis chiede a Wilbur a chi somigli suo padre, questo gli mostra un ritratto raffigurante Giovanni Muciaccia (Art Attack)!

Titolo originale: Meet the Robinsons
Nazione: U.S.A.
Anno: 2007
Genere: Animazione
Durata: 102′
Regia: Stephen J. Anderson
Sito ufficiale: www.disney.go.com/disneypictures…
Sito italiano: www.irobinson.it
Cast (voci): Angela Bassett, Paul Butcher, Spencer Fox, Jordan Fry, Laurie Metcalf, Kelly Ripa, Tom Selleck, Adam West, Harland Williams
Produzione: Walt Disney Pictures
Distribuzione: Buena Vista
Data di uscita: 08 Giugno 2007 (cinema)