TRENTO. Dopo 12 anni un regista italiano ha vinto la “Genziana d’oro – Gran Premio Città di Trento” del TrentoFilmfestival. Ad aggiudicarsi il massimo riconoscimento assegnato dalla giuria internazionale nella 55° edizione della rassegna che proponeva 40 opere in concorso è stato il documentarista palermitano Stefano Savona con Primavera in Kurdistan, un‘opera che documenta la guerriglia in corso sulle montagne del Kurdistan iracheno per la libertà e l’autodeterminazione del popolo curdo da parte dei guerriglieri – uomini e donne – del PKK.
Nell’assegnare il massimo riconoscimento, la giuria del TrentoFilmfestival composta dall’attore Giuseppe Cederna, dall’alpinista Alessandro Gogna, dal produttore inglese Mick Csaky, dalla regista brasiliana Monica Schmiedt e dalla tedesca Heidi Gronauer sottolinea come il regista Stefano Savona, grazie anche ad eccellenti fotografia e montaggio, abbia saputo guardare senza ideologia e con occhi intimamente profondi e al tempo stesso leggeri, nell’animo di giovani guerriglieri curdi, ragazze e ragazzi, che hanno rinunciato a una vita normale e tutto rischiano pur di proteggere la loro identità culturale. Il documentario di Savona si è aggiudicato anche il Premio speciale della stampa.
Il Premio speciale della Giuria è stato assegnato al documentario del regista Andrea Fenoglio L’isola deserta dei carbonai ambientato nel Pinerolese.
Le altre genziane d’oro sono state così assegnate: il Premio Città di Bolzano – Genziana d’oro al miglior film di sport alpino esplorazione o avventura è stato assegnato a The prize of the Pole del regista danese Staffan Julén; il Premio del Club Alpino Italiano – Genziana d’oro al miglior film di montagna e alpinismo al film First Ascent del regista americano Peter Mortimer.
Le tre genziane d’argento sono state così assegnate: quella per il miglior contributo tecnico artistico al film Am Limit del regista tedesco Pepe Danquart, sulle salite in velocità nella Yosemite Valley del fratelli Huber. La genziana d’argento alla migliore produzione televisiva al documentario Loop del regista norvegese Sijur Paulsen. La Genziana d’argento al miglior cortometraggio a Firn del regista tedesco Axel Koenzen.
Due i premi assegnati dal pubblico del TrentoFilmfestival: il “Premio Lancia” per i film di fiction è stato vinto da Madeisusa della regista Claudia Llosa; il premio del pubblico Alp&ism invece dal film argentino Cerro Torre Ritmo latino en la cara oeste del regista Ramiro Calvo. Infine il premio per il miglior documentario di viaggio assegnato dal nuovo canale satellitare Nat Geo Adventure è stato assegnato al documentario Swept away del regista belga Filip de Rycke.
Stefano Savona è il quarto regista italiano a vincere il massimo riconoscimento del TrentoFilmfestival. Prima di Savona avevano vinto Mario Brenta con Barnabo delle montagne (1995), Vittorio De Seta con Banditi ad Orgosolo (1961), Carlo Lizzani con La Muraglia Cinese (1958).