I premi non ufficiali della Mostra del Cinema

Film premiati per alte valenze morali, sociali o religiose

Oltre ai film premiati dalla Giuria Ufficiale della 67. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ci sono quelli che varie Associazioni o Enti assegnano a pellicole risaltanti valori fortemente vincolati a un’etica civile o religiosa.

Ha iniziato per primo il Consolato Britannico mediante l’Agenzia “UK – Italy Creative Industries Award” dando il premio “Best Innovative Budget” all’opera Tajabone del regista Salvatore Mereu, evidenziandola come “interessante opera di un collage di brevi storie sull’esistenza e dura realtà che caratterizza un gruppo di alunni della periferia di Cagliari”. Nel film infatti si profilano sfaccettature preadolescenziali sull’amore, sull’amicizia, sul rapporto genitori-figli, su quello interazziale, sul problema del primo lavoro. Il titolo “Tajabone” significa in sardo “buon auspicio” che il regista nuorese si augura, dirigendo gli allievi di due scuole medie della periferia di Cagliari. Un piccolo capolavoro di una avveniristica didattica attuata in una originale impostazione registica –pedagogica. Allieve ed allievi si confessano candidamente colorando le loro vicende di verdi ansietà e aspettative.

“Il movimento per la Vita” e “Il Fiuggi Family Festival” assegnano Il “Premio Gianni Astrei pro life” alla pellicola L’amore Buio di Antonio Capuano “perché racconta con intensità, ricercatezza e senza retorica, la forza che contiene la vita. Lo fa attraverso la storia vera di un adolescente che trova nel carcere, partendo dal riconoscimento della colpa e dal desiderio del perdono, la speranza di costruire con amore rinnovato il suo futuro”.
La Giuria, patrocinata dalla Provincia italiana della Compagnia di Gesù, assegna “Il premio Padre Nazareno Taddei sj” al lavoro cinematografico Silent Souls del russo Aleksei Fedorchenko in quanto difende i valori delle fragili tradizioni culturali del popolo Mery ed esalta l’amore come elemento universale che lega gli spiriti di tutti i popoli. Presenta inoltre la morte quale momento supremo che lascia trasparire in sé la trascendenza di una nuova vita. Era un film pronosticato fra i migliori del Festival : la Giuria Ufficiale l’ha relegato alla sola “Osella” per la migliore fotografia di Mikhail Krichman.

L’Associazione “Fiuggi Family Festival” premia Maledimiele del regista Marco Pozzi. Il film indaga con profondità e delicatezza il disagio comunicativo dei giovani e soprattutto lancia l’allarme sulla non poco diffusa piaga dell’anoressia. Il regista la chiama “tiranno senza volto” in quanto esige sottomissione incondizionata. Una malattia che chiude nell’egoismo perché non c’è tempo per vedere il dolore dell’altro.
Il premio CinemAvvenire 2010 ha consacrato un’opera in cui, alle prime avvisaglie della guerra in ex Jugoslavia, i membri di una famiglia ritrovano concordia e audacia di sopravvivere. Questo il tema di Cirkus Columbia di Danis Tanovic.