Il destino letterario di Enrico Fraulini era segnato da vari fattori: il suo codice genetico, quale figlio di Marcello , la terra cui appartiene, l’aria stessa della sua Trieste ventosa. Se il proprio dna reca l’impronta di un padre appassionato ed apprezzato autore di poesie e di testi teatrali, non si sfugge al richiamo delle lettere.
Se poi si è nati a Trieste sembra quasi obbligato in questi casi, immergersi in ogni aspetto della vita culturale della città, percorrendo anche nelle tappe esistenziali, certi precedenti di celebri scrittori triestini. Enrico Fraulini, infatti, al pari di Svevo, approda all’impegno letterario dopo essersi affermato in un mondo totalmente diverso, quello delle banche , in qualità di funzionario. Ciò che colpisce della sua vicenda letteraria è innanzitutto la generosità con cui si prodiga verso l’opera di altri artisti non solo locali, ma anche istriani e spalatini per farli conoscere, organizzando incontri, dibattiti, mostre, dirigendo riviste letterarie, allo scopo di mantenere viva la memoria di autori scomparsi e promuovendo i contemporanei in una visione di ampio respiro.
Era inevitabile quindi che cedesse al fascino attrattivo della pagina bianca che lo sfidava a cimentarsi in proprio per riversarvi la ricchezza espressiva che gli premeva dentro. E’ però un destino forse inevitabile che nel panorama nazionale e in quello internazionale per la affermazione degli autori sia richiesta la convergenza di fattori che finiscono con l’imporre all’esercito dei lettori, solo quegli scrittori costruiti con abili battage pubblicitari, premiati e diffusi come fossero prodotti industriali. Al di fuori da questa cerchia ristretta vivono gli autori che con la sola forza delle loro opere sono riusciti a crearsi una rosa selezionata di lettori fedeli. Lettori che non si possono deludere. Ed ecco che dopo il buon successo de L’ultimo doge Fraulini torna al romanzo con I sogni delle donne opera formata da due lunghi racconti da poco apparso in libreria. Al centro due racconti è la predominante figura femminile. Nel primo la donna Margherita è la protagonista ansiosa, insicura si sé del suo magnifico corpo che sente estraneo, che vive in modo ambiguo la sua incerta femminilità e gli attributi perfetti di cui è adorna. Solo nel sogno, a volte reale, a volte mistificatore sogno ad occhi aperti, riesce a riconoscere e confessare il proprio incerto erotismo passando attraverso esperienze deludenti e un po’ squallide, fino a quando trova ( forse…) una risposta alle sue angosciose perplessità nell’incontro con un saggio, Merlo o Merlino, mago reale o solo immaginato, in una allucinata osmosi continua fra vita vissuta e vita sognata.
E’ giocato su temi analoghi anche il secondo racconto che solo apparentemente vede come protagonista un uomo, Roberto, mentre di nuovo è l’universo femminile il vero centro narrativo. Si rinnovano le lacerazioni , i dubbi, le incertezze, con brevi pause in cui a Roberto sembra di avere dato finalmente un senso al suo esistere. Non è però che una apparente soluzione la vita con una nuova donna in quanto neppure lei gli dà pace e solo dopo lunghe traversie si acquieterà trovando nella compagna della matura età le risposte che cercava. O forse non è vero, forse manca ancora un senso decifrabile al suo vivere e a venire meno è solo la voglia esausta di sapere, di trovare una risposta ai suoi dubbi esistenziali.
Spingendo fino all’estremo alcune delle suggestioni del Sogno di Schnitzler Fraulini costruisce intrecci intriganti fra realtà e finzione, vita sognata e vita vissuta, riuscendo a dominare con abilità situazioni un po’ ingarbugliate, osando sospensioni e dubbi con cui vuole coinvolgere il lettore facendolo soggetto attivo della storia narrata e non semplice fruitore. A volte i periodi risultano un po’ appesantiti da una sintassi ricca di subordinate ma il romanzo è riscattato dall’originalità della trama dall’apprezzabile indagine psicologica con cui l’autore cerca di decifrare la complessa personalità dei suoi protagonisti.
Enrico Fraulini, I sogni delle donne, Franco Rosso, 2008, pp. 166, € 15,00.