Terza ed ultima giornata al neonato festival documentario di riflessione sulla società italiana Italiani brava gente, organizzato dalla rivista-sito cinemaitaliano.info.
La mattina e il primo pomeriggio hanno visto le proiezioni dei cinque film in concorso con alcuni incontri con i registi.
I tre autori de Il corpo delle donne si sono soffermati sullo sfruttamento della donna in televisione e come le telespettatrici, il sessanta per cento degli spettatori, non reagiscano a questa situazione imbarazzante da vedere. Interessante la nota della co-autrice Lorella Zanardo, molto impegnata su questo tema anche al di là del documentario, che fa notare come i messaggi pubblicitari che arrivano nelle case degli italiani, puntino a far ragionare le donne come uomini, snaturando il loro pensiero.
Dall’incontro sul film di Gustav Hofer e Luca Ragazzi, Improvvisamente l’inverno scorso, è emerso come il problema dell’omosessualità sia ancora un tabù: “Il film ha girato tantissimo ed è passato in prima serata sulle televisioni tedesche, francesi e poi quelle israeliane, svedesi e persino nelle sale cinematografiche tailandesi. Il paradosso più grande è che proprio il tuo Paese, quello che dovrebbe supportarti maggiormente, non ti dà la giusta considerazione”. Così Hofer ha commentato la mancanza di interesse che il film ha ricevuto in Italia, al contrario di altri Paesi.
Alle 18:30 c’è stata la cerimonia di premiazione che ha visto la giuria composta dal presidente Silvano Agosti, Italo Moscati, Marco Bertozzi e Alessio della Valle dare il Premio per il miglior documentario a Vota Provenzano! di Salvatore Fronio. Il Premio del Pubblico è invece stato attribuito a Improvvisamente l’inverno scorso di Gustav Hofer e Luca Ragazzi.
La giuria si è inoltre complimentata con gli organizzatori “per aver concepito un festival che dia la possibilità al documentario di emergere”.
La serata è poi terminata con le proiezioni de Il fare politica di Hugues Le Paige (2005), il racconto dell’evoluzione di quattro militanti del Partito Comunista Italiano durante l’arco di ventidue anni e D’amore si vive (1984) di Silvano Agosti, un racconto sulla tenerezza, la sessualità e l’amore, conclusa con l’incontro dellautore con lo scrittore e VJ Carlo Pastore.
Italiani brava gente,
Festival documentario di riflessione sulla società italiana,
27-28-29 marzo 2009,
Firenze,
Auditorium Stensen,
Via Don Minzoni 25/c,
www.italianibravagente.info