Mira, 8 marzo 2006. Fabio De Luigi, di fronte ad un teatro gremito, si presenta elegantemente, senza strafare, con la discrezione e l’umiltà di cui è capace solo chi ha veramente talento. Il sipario si apre, e lo troviamo là, quasi per caso, seduto su un piccolo mucchio di vecchie sedie accatastate, con il sorriso timido e meravigliato dell’amico che non vediamo da tempo. La semplicità della scena è disarmante, così come la familiarità del suo volto.
Lo spettacolo deve ancora cominciare e già ci si sente a proprio agio, rilassati, pronti ad ascoltare la pioggia di parole che, ne siamo sicuri, di lì a poco ci bagnerà il capo; nessun acquazzone, nessuna bufera comunque… solo una dolce pioggia primaverile e qualche lampo a sorpresa, giusto per ricordarci che è comunque teatro quello a cui stiamo assistendo. “La maggior parte delle persone passa la vita a deridere ciò in cui gli altri credono e a credere in ciò che gli altri deridono”: ecco che il vecchio amico Fabio ci stupisce già, con un incipit più potente del fulmine!
L’eccezionale “one man show” a cavallo tra teatro e musica messo in scena da De Luigi, nasce dall’elaborazione teatrale dei racconti e delle poesie di Stefano Benni, scrittore, giornalista e poeta famoso per il suo straordinario umorismo. Joe Blocchetto, Beauty Case, Pronto Soccorso e la bizzarra umanità che popola il Quartiere di Manolenza, sono solo alcuni dei personaggi, disegnati dalla surreale verve creativa di Benni, ai quali De Luigi dona corpo e voce con istrionica bravura ed eclettismo.
Le storie sono ora allegre, ora grottesche, ora commoventi, ma sempre e comunque capaci di colpire il profondo di ognuno. Uno spettacolo che se fosse un oggetto, sarebbe un prisma, se fosse un colore, sarebbe tutti i colori e che, se fosse musica, sarebbe tutte le musiche… una ballata metropolitana emozionante quella dello strano binomio Benni/De Luigi, capace di farci ridere a crepapelle ma anche di iniettare in platea una leggera dose di sottile melanconia, alla quale l’unico rimedio potrebbe essere un bicchierino con gli amici al bar…possibilmente… sotto al mare.
IL BAR SOTTO IL MARE
Di Stefano Benni
con Fabio De Luigi
regia Giorgio Gallione
scene e costumi Guido Fiorato
musiche Paolo Silvestri
luci Aldo Mantovani
Per Informazioni:
www.teatrovilladeileoni.it
