«Ti rendi conto di quante ragazze farebbero di tutto per lavorare come assistente di Miranda Priestly?»
Questo il ritornello della nostra protagonista: Andrea Sachs, Andy, ventitreenne neolaureata della Brown University, che dopo pochi mesi dall’addio agli studi, ottiene un appuntamento con il responsabile dell’ufficio Risorse Umane della più sfavillante e importante rivista di moda e diventa, quindi, nuova assistente junior della stimata e temuta direttrice di Runway.
Nel giro di poche settimane, la semplice ragazza di Avon, nel Connecticut, si vede catapultata nel meraviglioso mondo della moda, si trasforma in un’elegante e stressantissima segretaria di Miranda Priestly, senza avere più il tempo per frequentare Lily, la sua migliore amica, e Alex, il suo fidanzato.
Dall’alba fino alla consegna notturna del Book del nuovo numero di Runway non esiste che Miranda: il suo caffè con zucchero di canna, rigorosamente di Starbucks, la corsa per ritirare il suo pranzo al take-away “Mangia”, lo shopping per Caroline e Cassidy, le adorate figlie: i mille espedienti e le tante preoccupazioni per accontentare ogni richiesta della direttrice. Ormai i suoi amici sono Eduardo, il portiere del Elias-Clark Building, uno dei pochi “clarkioti” «deliziosamente estraneo al mondo di Runway»; Jorge, direttore di “Mangia”; Uri, il protettivo autista russo ed Emily, assistente senior di Miranda, la cui unica soddisfazione è esaudire tutti gli stravaganti desideri del suo capo. Il più grande incubo di Andy? Lo squillo del cellulare, dotazione di Runway, la voce gracchiante e sempre alterata della direttrice.
Presa dal vortice scintillante del lavoro di redazione, Andrea si ritrova ben presto sola, con quattro valigie di Louis Vuitton colme di favolosi vestiti e accessori firmati, ma senza le confidenze di Lily, i loro pomeriggi davanti a vecchi film e cioccolata calda e, infine, senza la comprensione di Alex.
Sarà proprio a Parigi, capitale della moda, che Andy inizierà a scrivere un nuovo capitolo della sua giovane vita.
Lauren Weisberger, in ogni sua pagina, riesce a farci divertire e camminare insieme alla sua Andrea Sachs per i corridoi di Runway, dettagliatamente descritti, correre per le vie di Manhattan per non far raffreddare il caffè di Statbucks e farci cantare “Nella vecchia fattoria” davanti al cancello dell’Elias-Clark Building con la nostra Andy. Questo suo stile, così familiare e coinvolgente,fa pensare che nella vita della protagonista del suo romanzo ci sia un po’ della sua biografia lavorativa, della sua esperienza come assistente per “Vogue America”.
Lauren Weisberger, “Il diavolo veste Prada”, Piemme,2004, pp. 416, Euro 13.50