“IL DUBBIO” di John Patrick Shanley

Dubbi in bianco e nero

Sergio Castellitto porta in scena l’opera di Shanley al Teatro Comunale di Treviso.

Nel 1964, a St. Nicholas nel Bronx, l’intraprendente Padre Flynn insegna in un collegio dove l’ordine ed il ferreo rispetto delle regole sono alla base dell’educazione degli scolari.
Il carismatico prete cerca di allentare la rigidità didattica impartita dalla tenace Preside, la Sorella Aloysius, scontrandosi ripetutamente con le opinioni di quest’ultima e inducendola a voler scoprire qualcosa in più sulla sua identità.
Aiutata dalle rivelazioni della giovane Sorella James, l’anziana suora comincia a dubitare dell’integrità morale di Padre Flynn, sospettando che abbia abusato di un alunno.
Il dubbio radicato in Sorella Aloysius turba la quiete dell’istituto e sfocia in un conflitto serrato tra la suora e l’ecclesiastico accusato di pedofilia. Le supposizioni della Preside non si basano su prove concrete ma soltanto sulla convinzione che l’animo del prete sia corrotto e impuro; Padre Flynn riesce però ad eludere con disinvoltura le supposizioni accusatorie della religiosa, apparendo innocente anche agli occhi di Sorella James.

La messa in scena curata da Sergio Castellitto confida sulla qualità delle prestazioni dei singoli attori protagonisti: Stefano Accorsi, impegnato nel ruolo di Padre Flynn, e le attrici interpretanti le due suore protagoniste, Lucilla Morlacchi e Alice Bachi. Lo spettacolo, caratterizzato dalla ripetizione di congetture ipotetiche e animate conversazioni, trova la sua componente essenziale nella convincente prova degli attori senza la quale la costruzione dell’intera opera naufragherebbe in un monotono susseguirsi di sermoni e dibattiti.
La presenza di pochi attori sul palcoscenico viene compensata dalla matrice simbolista dell’allestimento scenico: il moderato inserimento di ammiccamenti simbolici coniuga infatti la capacità di rinviare ad un messaggio preciso alla sobrietà dell’ambientazione. I bambini che studiano nel collegio non sono fisicamente rappresentati, ma le sedie vuote sulle quali dovrebbero trovarsi seduti esprimono la loro presenza; la scena più drammatica ed inquietante coincide proprio con un esempio di questa presenza-assenza: Padre Flynn si avvicina ad una sedia come se vi fosse seduto qualcuno, porge verso l’apparente vuoto un pallone da basket ed infine trascina via avidamente ciò che simbolicamente ha tra le sue braccia.

Il dubbio risulta uno spettacolo gradevole e capace di far riflettere sui contrastanti valori presenti nel testo: la purezza e castità di Sorella James, che ha ottenuto i voti da vergine, è in marcata antitesi con la presunta figura laida di Padre Flynn, sfruttatore della debolezza di un bambino con una situazione famigliare difficile.
Una croce luminosa si staglia alla spalle dei protagonisti come un simbolo inarrivabile e minaccioso, un monito alla limpidezza morale messa in dubbio dai pregiudizi e delle meschinità propri dei personaggi.

IL DUBBIO
Di John Patrick Shanley – Riduzione di Margaret Mazzantini
Regia di Sergio Castellitto – Scenografia di Antonella Conte – Costumi di Isabella Rizza – Luci di Raffaele Perin
Con Stefano Accorsi e Lucilla Morlacchi
In scena al Teatro Comunale di Treviso dal 20 al 22 febbraio
www.fondazionecassamarca.it

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Livio Meo
Giornalista pubblicista iscritto all'Albo dei Giornalisti del Veneto dal 2010. Vincitore del concorso di critica cinematografica "Premio Alberto Farassino" nel 2008 e selezionato fra gli autori pubblicati nel volume "53 esordi critici" (ed. Lampi di stampa, 2009), collabora con la rivista online NonSoloCinema dall'autunno del 2007. Appassionato di cinema classico, ha concentrato l'attività di collaborazione per la Sezione Cinema partecipando come inviato a numerosi festival cinematografici. Dal 2009 è Presidente dell'associazione culturale Cineforum Labirinto, aderente al CINIT - Cineforum Italiano, che organizza proiezioni, corsi e incontri cinematografici nella città di Treviso.