IL FANTASMA DI CORLEONE, lungometraggio di Marco Amenta premiato al mediterraneo film festival

“Per l’impegno con cui l'autore si misura con l'atavico dramma della mafia mescolando con padronanza il genere della classica inchiesta investigativa, del miglior reportage e della messa in scena di più ampio e spettacolare respiro cinematografico”

IL FANTASMA DI CORLEONE, lungometraggio di Marco Amenta

premiato al mediterraneo film festival

per l’impegno civile e lo spettacolare respiro cinematografico

“IL FANTASMA DI CORLEONE” di Marco Amenta lungometraggio docu-fiction (80 min.) sul mistero della latitanza del boss dei boss Bernardo Provenzano è stato premiato al Mediterraneao film festival di Paestum con la seguente motivazione :

“Per l’impegno con cui l’autore si misura con l’atavico dramma della mafia mescolando con padronanza il genere della classica inchiesta investigativa, del miglior reportage e della messa in scena di più ampio e spettacolare respiro cinematografico”

Riconoscendo ai film in concorso l’ importanza sociale e civile delle realtà testimoniate, la giuria composta da Mariangela Barbanente, Agostino Ferrente, Marco Spoletini e presieduta da Charlie Owens ha deciso di premiare le opere il cui contenuto è espressione di uno sguardo registico che caratterizza e valorizza il genere documentaristico.

IL FANTASMA DI CORLEONE, coproduzione fra EUROFILM e ARTE France, che sarà distribuito nelle sale italiane prossimamente con il concorso dell’Associazione LIBERA di Don Luigi Ciotti, concorre in competizione internazionale anche al PRIX ITALIA, a Milano questa settimana. Concorre anche nella competizione Internazionale del Premio Internazionale del Reportage e del Documentario del Mediterraneo.

Inoltre sarà presente anche nelle selezioni ufficiali ai festival di Annecy a fine settembre, al Festival di Rio De Janeiro inizio ottobre, al Festival Internazionale di Cork, ecc.

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LA STORIA DI COSA NOSTRA E’ STORIA VERA
LA STORIA DI COSA NOSTRA SEMBRA UN ROMANZO
LA STORIA DI COSA NOSTRA E’ ANCHE CINEMA

ALLA RICERCA DI PROVENZANO, CON UN FILM

Il fantasma di Corleone di Marco Amenta

La storia di Cosa Nostra, purtroppo, è storia vera. A volte, la storia di Cosa Nostra sembra un romanzo. Una storia che pare un romanzo con i suoi personaggi epici ed eroici come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Pio La Torre, Boris Giuliano, Carlo Alberto Dalla Chiesa, eccetera, e personaggi tragici come Totò Riina, Leoluca Bagarella, Luciano Liggio, Giovanni Brusca… Ha anche un “fantasma”, come Bernardo Provenzano.
Bernardo Provenzano è un mistero che si rinnova dal 1963, da quando è scomparso da Corleone per diventare latitante. E’ possibile che un uomo riesca a vivere nascosto in un’isola da più di quarantadue anni, braccato da polizia e carabinieri, alla bisogna farsi ricoverare in una clinica di Bagheria dove si era fatto costruire un tunnel per sfuggire ad eventuali blitz delle forze dell’ordine, riuscire ad andare in una clinica di Nizza nel luglio 2003, in compagnia della moglie, per affari di prostata e continuare ad essere capo supremo di Cosa Nostra? In Sicilia, terra di misteri e di vulcani, è possibile.
Il fantasma di Corleone è anche una storia per il cinema prodotta da Eurofilm con vari partner europei, per la regia di Marco Amenta (già vincitore di diversi premi con il documentario Diario di una siciliana ribelle, su Rita Atria): un film, esattamente una docu-fiction, di circa 80’.