Il genere noir è stato protagonista in quesi ultimi anni di una vera rivoluzione, con una proliferazione libraria al di sopra di ogni aspettativa, con collane editoriali, nuovi autori e soprattutto molti appassionati lettori. Il noir si espande, occupa territori inesplorati con scrittori che si misurano con il lato oscuro della realtà e dell’immaginazione, costruiscono architetture letterarie storiche, fantascientifiche, contaminano la cosiddetta letteratura “mainstream” con linguaggi e temi cari da sempre a questo genere. E’ un successo che testimonia la vitalità e l’importanza del noir, ma che può anche rischiare di far dimenticare a chi lo adotta le sue radici originarie: la strada.
Noir: identità e confini
Come ouverture al convegno dedicato al noir abbiamo quindi invitato Barry Gifford, Jeffery Deaver, Raymond Benson, George Pelecanos, ciascuno interprete di un diverso tipo di intendere il noir, dalle atmosfere morbose e incantate di Gifford alla criminologia di Deaver, fino al romanzo di violenta critica sociale, espressa nella rivolta dei ghetti neri, di Pelecanos. Tutti loro sono voce a anima di quello che si può definire “noir as a state of mind”. Tutti loro sono eredi di una tradizione che a partire dagli anni Trenta ha dato voce a un disagio che si esprime in letteratura con voci diverse e ispirate a eventi della realtà e della loro stessa inquietudine. Ne discutono con un grande costruttore di architetture noir in Italia, Tullio Avoledo. E’ attraverso il confronto con voci così diverse che vorremmo indagare i confini del genere, se tali confini esistono, e quali sono le radici più profonde da cui gli scrittori traggono ispirazione, senza dimenticare il motto di un indimenticato maestro, Mickey Spillane, che commentando le ragioni della popolarità e i segreti del noir diceva: “La gente non legge i libri per arrivare a metà. Chi legge vuole arrivare alla fine”.
Gli stati generali del noir: scrivere, pubblicare, comunicare
Nel secondo panel vogliamo rendere omaggio agli scrittori italiani che hanno preso il potere nelle classifiche dei libri, e non solo. Dalle voci di Luigi Bernardi, Sandrone Dazieri, Giancarlo De Cataldo, Luca Di Fulvio, Giorgio Faletti, Marcello Fois, Carlo Lucarelli vorremmo conoscere la storia di questa presa di potere. Il noir italiano si esprime con diversi approcci al genere, sospesi tra tentazioni americane e romanzi criminali che hanno il respiro di un’epica. Gli editori italiani sono chiamati a discutere delle strategie editoriali che hanno portato il noir a una stagione di successi davvero indimenticabile, in crescita costante da anni. Ed è proprio la popolarità dei romanzi di genere che ha aperto le porte della comunicazione del futuro e dei nuovi mezzi, tra cui i booktrailer, i blog e la rete. Ne discuteranno alcuni degli editori protagonisti (Einaudi, Marsilio, Piemme, Fanucci, Mondadori, Marco Tropea e altri) ed esperti di comunicazione come Loredana Lipperini, giornalista, scrittrice e titolare di uno dei blog letterari più importanti in Italia, e Alessandro Canale, direttore creativo della Young & Rubicam. In questa occasione, verranno proiettati alcuni tra i migliori booktrailer che, mutuando una strategia più comune a Hollywood che nelle case editrici, costituiscono una delle novità più importanti in campo editoriale, per la loro capacità di catturare un pubblico soprattutto giovane, più affezionato alle immagini video e alla comunicazione ipertestuale piuttosto che alla pagina scritta.
Infine, il convegno prevede un evento speciale che è un ricordo di Edward Bunker, scomparso quest’anno, scrittore amato dagli scrittori e dal pubblico anche cinematografico, indimenticato maestro di noir e di stile, che venne in Italia per la prima volta proprio al Courmayeur Noir in festival nel 2001. Lo ricorderanno, in un breve omaggio sul palco del Palanoir di Courmayeur, alcuni suoi amici italiani come Carlo Lucarelli, Severino Cesari, Roberto Santachiara.