Un concerto per violoncello e pianoforte con le parole di Giuliano Scabia
Giovedì 24 giugno, a conclusione del festival Teatri delle Mura, è stato presentata la nuova lettura in forma di concerto di un testo di Giuliano Scabia accompagnato al violoncello da Mario Brunello.
Il concerto spettacolo è un atto dʼamore dedicato al Violoncello e ai suoi protagonisti: di ieri e di
oggi, della realtà come della fantasia letteraria. Tratta dal romanzo breve di Giuliano Scabia In
capo al mondo, la storia narrata racconta di Lorenzo, un violoncellista, allievo di Francesco Serato,
nativo di Castelfranco e fondatore della grande scuola violoncellistica italiana presso il
Conservatorio di Bologna.
Le imprese di Lorenzo, violoncellista innamorato della sua arte che suona altrettanto
appassionatamente nei teatri come nella giungla, vedono lʼalternarsi della voce narrante di
Giuliano Scabia, con le musiche di Mario Brunello, al violoncello e Dianella Bisello al pianoforte,
che eseguiranno brani di Schumann, Bach, Hyndemith, e Capossela.
La parte centrale dello spettacolo è, invece, un cameo dʼonore, in forma di concerto, riservato a Francesco Serato e al suo primo allievo Arturo Cuccoli. La sorte ha voluto che, per linee diverse, da questa scuola si siano poi formati i Maestri di Ugo e Guido Scabia, padre di Giuliano da un lato e di Adriano Vendramelli dallʼaltro, mentore di Mario Brunello. Una triangolazione virtuosa, quindi, ha visto i protagonisti di questa storia e le loro vite incrociarsi nellʼarco di tre secoli.
Giuliano Scabia, padovano, è un grande saggio e un eterno ragazzo. Filosofo della vita e poeta della scena, dai primi anni ʼ60 è animatore delle forme più estreme di teatro che, come un suadente rivoluzionario, traveste da favole da raccontare fuori dai luoghi canonici, trasformando dʼincanto i suoi ascoltatori in attori. E dieci anni dopo i ruggenti inizi, partendo da Venezia, ha montato strada facendo quel Teatro Vagante che, col suo carretto, nel ʼ75 poneva le basi a Mira, creando con Marco Cavallo un modello di teatro politico che avrebbe trovato uno sviluppo nel Gorilla Quadrumàno, accompagnando sulle rotelle, per le strade di Trieste, il cammino verso la libertà degli ex pazienti del manicomio di Franco Basaglia.
Mario Brunello, classe ʼ60, allievo a Venezia di Adriano Vendramelli e Antonio Janigro, nel 1986 vince il primo premio al Concorso Internazionale Čajkovskij di Mosca nella categoria dedicata al violoncello. Si è esibito nelle maggiori sale da concerto del mondo, diretto da nomi di grande prestigio – Claudio Abbado, Myung-Whun Chung, Riccardo Muti, Zubin Mehta, ecc. È molto attivo in formazioni cameristiche e ha collaborato con solisti come il pianista Andrea Lucchesini e i violinisti Gidon Kremer, Salvatore Accardo e Frank Peter Zimmermann. Ha partecipato a festival jazz con Vinicio Capossela, Uri Caine e Gian Maria Testa e ha realizzato spettacoli teatrali con Maddalena Crippa e Marco Paolini e il progetto visionario Pensavo fosse Bach.
IN CAPO AL MONDO
Giuliano Scabia/Mario Brunello
concerto per voce e violoncello
con accompagnamento di pianoforte
da un romanzo di Giuliano Scabia
con Giuliano Scabia
violoncello Mario Brunello
pianoforte Dianella Bisello
www.teatridellemura.it