“INTENSIVE CARE” DI ROBBIE WILLIAMS

Dopo l’album ecco finalmente il tour della popstar inglese

Intensive Care è l’ultimo album di Robbie Williams, il sesto della sua carriera a solista, ai cui vanno aggiunti il Live del 2003 e il vendutissimo Greatest Hits dello scorso anno (500.000 copie solo in Italia). Un disco per certi versi anomalo rispetto ai precedenti, perché colpisce molto meno l’ascoltatore. Anche per questo il tour che partirà ad Aprile è ancora più atteso.

Sicuramente Robbie Williams è un campione di incassi e l’ultima fatica discografica non fa eccezione: Intensive Care, pubblicato lo scorso 24 ottobre, è subito entrato al numero delle chart di 18 paesi (Italia compresa), tra cui la classifica Billboard degli album più venduti in Europa. Già disco di platino in Italia dopo 10 giorni, 373.000 copie vendute solo in Inghilterra durante la prima settimana e oltre 3 milioni di copie vendute in tutto il mondo, Robbie continua a collezionare record con un totale di oltre 40 milioni di album venduti in tutto il mondo, dall’inizio della sua carriera solista. Ma i numeri, si sa, non sono lo specchio della qualità.

Infatti le dodici tracce di Intensive Care non fanno emergere l’autenticità di Robbie Williams, anzi, rimandano troppo spesso a qualcosa di già sentito in molti altri dischi e in molti altri cantanti, da David Bowie ai Rolling Stones, da Nick Cave a Freddy Mercury, rendendo talmente tanto palesi le sue fonti di ispirazione da sembrarne una fotocopia.

L’album risulta quasi nettamente diviso in due parti: le prime cinque canzoni e il resto dell’album. Se nella prima parte si riesce ancora a sentire la voce, le emozioni a cui ci ha abituato Williams dopo aver lasciato i Take That, nella seconda parte, purtroppo più cospicua, si viene travolti da un continuo rimescolamento di sonorità che scivolano via senza lasciare traccia alcuna, a parte Your gay friend apprezzabile per l’ironico outing di Williams sulla sua presunta omosessualità.

I singoli Tripping e Advertising Space rientrano nella prima parte, e forse sono le canzoni più significative dell’album insieme a Ghosts, Make me pure e Spread your wings.

Proprio questo sesto lavoro un po’ sottotono rende ancora più atteso il tour di Robbie Williams che, dopo la presentazione a Berlino, avvenuta il 9 ottobre scorso, partirà ufficialmente il 10 aprile da Durban. Il tour toccherà 13 diverse nazioni con un totale di 23 concerti, concludendo con due spettacolari esibizioni al London Wembley Stadium, davanti ad oltre 140.000 fan.

La data italiana del 22 luglio allo stadio San Siro di Milano è già sold out da parecchio tempo. In scaletta saranno presenti tutti i successi che hanno fatto di Robbie Williams uno degli artisti inglesi più famosi nel mondo, oltre, naturalmente, ai brani dell’ultimo album Intensive Care.

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