“Il 7 e l’8” di Ficarra & Picone

La tragicommedia di vivere per trent’anni la vita di un altro

Due bimbi nati lo stesso giorno, nello stesso ospedale. Vicini di culla. Capita a tanti. Ma quando ci mette lo zampino il destino, un copione visto e rivisto può diventare una tragicomica. E così il neonato della culla 7 viene messo nella 8 e viceversa. Un piccolo scambio, solo un numero di differenza. Ma Tommaso e Daniele, le vittime del caso, per trent’anni si trovano a vivere una vita che non gli appartiene.

Il debutto sul grande schermo lo avevano già avuto con Nati stanchi, del 2001. Ora Ficarra e Picone, una delle coppie comiche più poliedriche e amate dal pubblico, dopo varie esperienze televisive e teatrali tornano al cinema nella doppia veste di registi e attori con Il 7 e l’8. Nessun riferimento calcistico: i numeri non sono quelli riportati sulle magliette di due dei loro più fortunati personaggi, i calciatori appunto, ma contrassegnano invece due culle, e i rispettivi occupanti, nel reparto neonati di Palermo. Trent’anni dopo quegli stessi bambini ormai adulti si rincontrano per caso, senza sapere nulla l’uno dell’altro. Tommaso (Salvo Ficarra) mentre sta sfuggendo dalla polizia che lo insegue per il suo traffico di segnali stradali e di oggetti “contraffatti” si scontra con Daniele (Valentino Picone), uno studente universitario palesemente fuori corso che senza troppo entusiasmo si prepara a terminare i suoi studi in giurisprudenza, spronato da un padre colonnello dei carabinieri (Andrea Tidona) che tutto vorrebbe tranne un figlio “delinquente”. Il destino avrà delle sorprese per tutti.

Senza promettere risate a ogni costo, Il 7 e l’8 riesce a stupire piacevolmente lo spettatore. La sceneggiatura, caratterizzata dai molti colpi di scena e ispirata a C’era una volta in America, si rivela forte dall’inizio del film alla sua conclusione, riuscendo a strappare un sorriso anche a pochi secondi dai titoli di coda.
Ficarra e Picone, sostenuti alla regia dall’immancabile Gianbattista Avellino, se la cavano egregiamente davanti e dietro alla macchina da presa, rispettando alla perfezione i tempi cinematografici, tanto diversi da quelli teatrali e televisivi che li hanno resi celebri. A rendere ancora più gradevole il film anche un cast di tutto rispetto composto, oltre che dai due comici, da Tony Sperandeo, Arnoldo Foà, Andrea Tidona e Remo Girone. Due i personaggi di spicco femminili: la ballerina Eleonora Abbagnato che interpreta Eleonora Scavuzzo, la presunta sorella di Tommaso, e Barbara Tabita, la grintosa e serissima fidanzata di Daniele.

Tommaso-Ficarra, capelli sparati in aria ed espressione stranulata, dimostra la supremazia dell’educazione e del contesto sul patrimonio genetico: ci dovrebbe essere lui al posto del calmo e accondiscendente Daniele-Picone, che appare la sua perfetta antitesi. Gli spunti di riflessione non mancano, dall’importanza delle convenzioni sociali (Daniele che si disinnamora all’istante di Eleonora quando la scopre sua sorella) alla disperazione mista a follia dell’uomo beffato dal destino, che arriva a gesti irrazionali per riconfermare il suo potere sul caso.
La Palermo presentata nel film ha un sapore antico, genuino, con i cani che scorazzano liberi nelle strade, i bambini che giocano nelle strade sgombre e i paesaggi da cartolina. La mafia è assente, è solo un sentore lontano, che non fa tremare ma serve quasi come capro espiatorio. Palermo e la Sicilia sono altro. Sono la gente comune che vive la propria vita in modo autentico e sereno. E forse è questa l’immagine più vera e rassicurante che trapela dal film.

Titolo originale: Il 7 e l’8
Nazione: Italia
Anno: 2007
Genere: Commedia
Durata: 93′
Regia: Giambattista Avellino, Ficarra & Picone
Sito ufficiale: www.medusa.it/il7el8
Cast: Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Tony Sperandeo, Arnoldo Foà, Andrea Tidona, Remo Girone
Produzione: ITC MOVIE
Distribuzione: Medusa Film
Data di uscita: 16 Marzo 2007 (cinema)