Nella sua 58° edizione il Filmfestival di Trento,la più antica rassegna cinematografica di montagna, allarga ulteriormente i suoi orizzonti per stare al passo coi tempi e offrire strumenti sempre più aggiornati ai suoi fruitori. Mentre prosegue infatti, l’intensa attività di selezione fra le oltre trecento opere iscritte, si amplia la sua presenza sul Web tramite i social network Facebook. Fornisce la programmazione e tiene informati gli utenti con le news sul festival e le manifestazioni ad esso collegate, sulla rassegna editoriale dei libri di montagna,su incontri e moswtre. Il sito fornisce la possibilità di visionare i trailer e le schede di tutti i film in programma e consente di visionare in archivio tutti i film programmati nelle edizioni precedenti.
Web TV giorno per giorno presenta eventi alpinistici, registi scrittori protagonisti del Festival.
Tutta la città di Trento si apre al festival offrendo spazi suggestivi del centro storico per ospitare manifestazioni nelle dimore rinascimentali risalenti all’epoca del concilio. Sono programmati eventi nei sotterranei della Tridentum romana e nella Sala Granda del Castello del Buonconsiglio cui si accede attraverso la loggia affrescata dal Romanino.
Si tratterà inoltre di un festival tutto all’insegna della sostenibilità, si parlerà di ambiente e clima, si potrà girare per la città in bicicletta o in car pooling con grande attenzione al risparmio di energia elettrica. Trento ha cioè l’orgoglio di volere andare oltre Copenhagen, con proposte concrete, dibattiti per rendere sempre più verde la manifestazione.
Per chi non conosce la città, allettanti pacchetti turistici a prezzi contenuti, consentiranno di abbinare e di alternare cinema, arte, natura.
Un aspetto questo, non sfuggito a Sherpa Aung Tshering coordinatore del Consiglio dei Ministri del Nepal , presente al campo base dell’Everest Kalapathar Plateau 5542 m. e al vertice di Copenhagen su Himalaya: sarà uno dei relatori su “ Cambiamenti climatici e montagna, quale futuro dopo Copenhagen”.
L’anteprima è dedicata a Nanga Prabat di Messnere e Vismaier. Molto atteso Ultima salita di Elisabetta Sgarbi, 3° documentario della sua trilogia sulla liturgia sacra.La rassegna si apre con un film muto musicato dal vivo Der Heilege Berg di Arnold Franck uno dei maestri dei berg film. Picchi e vette in documentari di autore, fiction, reportage originali che raccontano la vita quotidiana di chi vive in montagna,o avventure estreme, rendono particolarmente allettante questa edizione.