Al Teatro Duse di Bologna domenica 4 dicembre ore 16,00 la Compagnia Corrado Abbati presenta “Il Paese dei Campanelli”
“Luna tu non sai dirmi perché? Luna tu non sai dirmi cos’è?”.
Così si canta ne “Il Paese dei Campanelli”, operetta scritta e musicata dalla mitica coppia Lombardo – Ranzato.
Il debutto risale al 23 novembre del 1923 sul palcoscenico del Teatro Lirico di Milano: già il giorno dopo la prima rappresentazione, mezza città fischiettava i motivi più indovinati.
Ancora oggi sono in tanti a conoscere, e magari fischiettare, l’arcifamoso “Fox della Luna”, motivo che, come l’intera operetta, gode di una lunga giovinezza.
“Il Paese dei Campanelli” è veramente “un’operetta senza tempo”, sia per la sua ambientazione, in un’Olanda da favola, sia per il consenso di pubblico che continua a raccogliere.
In un’immaginaria isoletta olandese esiste un paese dove sopra ad ogni casa c’è un piccolo campanile che custodisce gelosamente un campanello. Secondo la leggenda, questo suona ogni volta che una donna tradisce il marito, ma ciò non è mai accaduto, perché nel paese regna da tempo la serenità. A seminare il disordine arriva un giorno una nave di militari, costretta all’attracco da un’avaria. I marinai scendono a terra e subito cominciano a corteggiare le graziose donne del paese e, com’è facile prevedere, accade l’inevitabile…
Un’edizione dove lo sfarzo della messa in scena e la verve comica della vicenda fanno a gara con la bellezza dello spartito che unisce graziosi duetti (Balla la giaba, Fox della luna) e brani lirici (Il duetto del ricamo, Io vorrei che il mio sogno divin…), presentando finezze e intuizioni melodiche notevoli.
Il nuovo allestimento firmato da Corrado Abbati si avvale di una cornice lussuosa, condita dall’esotismo di lune romantiche e di fiori che parlano al cuore.