Il Mart di Rovereto prosegue il suo personale cammino alla scoperta di giacimenti culturali inesplorati. Con un fiuto artistico unico, acuto nello sviluppare la sua cifra stilistica nata sotto il segno dell’originalità nella valorizzazione dell’arte moderna e contemporanea, il Museo trentino riesce a distinguersi nella massa di esposizioni con soggetti e temi originali.
Arte, cinema, musica, fotografia da Picasso a Basquiat”. Essa propone per la prima volta in un’analisi multimediale a tutto campo, uno degli intrecci più interessanti del secolo scorso. Quello del jazz con le altre espressioni artistiche compreso il cinema e la grafica, avvalendosi a questo fine delle opere più significative e preganti nel documentare intrecci e influenze.
Il jazz è una musica sviluppatasi intorno alla fina del XIX secolo da una elaborazione di elementi africani, ed europei ad opera dei neri d’America. E’ caratterizzato dal rilievo che vi ha il ritmo, tipico della cultura africana, mentre per la parte vocale è riconducibile ai Works Songs (canti di lavoro) ai gospel e spiritual (canti religiosi) e soprattutto ai blues canti profani detti anche musica del diavolo. Questi ultimi nati nei campi di cotone del sud degli Usa approdarono ben presto alle aree urbane espandendosi da quell’universo nero americano che lo aveva prodotto. L’era storica di questa musica ebbe inizio attorno al porto fluviale di New Orleans in Louisiana ove sorsero le prime band. La nascita discografica del jazz ebbe invece inizio attorno agli anni venti. L’industria fotomeccanica bianca crea i race records, speciali etichette per il sottomercato degli afroamericani, da subito rivelandosi un grande successo grazie a cantanti come Ma Rainey, Mamie Smith e la mitica Bessie Smith voce unica per intensità drammatica.
L’esposizione al Mart si articola in vari sezioni in ciascuna delle quali si racconta il connubio fra questa musica e la pittura, il cinema, la fotografia, la musica che, dopo l’avvento del jazz, non sarà più la stessa. E’ un’esplosione di colori, di atmosfere elettrizzanti, di ritmi in sottofondo visualizzati da opere di Matisse, Picasso, Mondrian, Fontana, Guttuso, Pollock, Basquiat esposti accanto alle creazioni degli autori dell’Harlem Renaissance, Winold Reiss, Palmer Hayden, Archibald Motley, a lavori della free revolution come “The block” di Romare Bearden. Vi sono testimonianze documentarie di eccezione come i Soundies, antenati dei videoclip, girati fra gli anni trenta e quaranta. Non meno ricche sono le sezioni dedicate alle fotografie di grandi artisti Come Van Vetchen, Herman, Lonard, Giuseppe Pino, Roberto Masotti.
La sezione della grafica esibisce storiche copertine di dischi, affiches, illustrazioni. Il sodalizio fra jazz e cinema comincia con i film di animazione e sperimentali. Il curatore Daniel Soutif e i suoi collaboratori, hanno rintracciato i capolavori di Norman McLaren, Ray Eamers riuscendo a fare della mostra stessa un capolavoro.
Sottolineatura doverosa: il jazz è stata l’occasione più rivoluzionaria da parte degli afroamericani per riscattarsi aprendo loro orizzonti di benessere civile ed economico.
La mostra offre infatti sensazioni di grandi aperture culturali e anche l’orecchio è cullato da note evocative di epoche, costumi, drammi, entusiasmi rotture di schemi sociali tradizionali che commuovono e stimolano. Mostra che appare come una epifania di una nuova era per il mondo, annunciata dal passo elegante, elastico, ritmico armonioso, tipico dei blues, del nuovo presidente degli stati Uniti Barack Obama.
“Il Secolo del Jazz. Arte, cinema, musica e fotografia da Picasso a Basquiat”
dal 14 novembre 2008 al 15 febbraio 2009
MART, Rovereto (TN)
Corso Angelo Bettini 43 (38068)
+39 0464438887 (info), +39 0464430827 (fax), 800397760 (biglietteria)
info@mart.trento.it , [www.mart.trento.it->www.mart.trento.it]
Orario: 10 – 18; Venerdì 10 – 21; Lunedì chiuso
Biglietti: Biglietti: Intero: 10 euro, Ridotto: 7 euro, Scolaresche: 1 euro per studente, Biglietto famiglia: 20 euro
Biglietto unico per le due sedi: Intero: 12 euro; Ridotto: 9 euro, Gratuito per chi ha meno di 18 o più di 65 anni, Gratuito per gli Amici del Museo