Dopo aver passato una domenica primaverile a scorrazzare su una Vespa per le strade trafficate di Roma, facendo finta di essere dei normali turisti, Andrew Garfield ed Emma Stone hanno presentato alla stampa Spider-Man 2 – Il Potere di Electro insieme al regista Marc Webb e agli altri due interpreti Jamie Foxx e Dane DeHaan.
Chi è Spider-Man per voi?
Marc Webb: “È semplicemente un ragazzo ed è in questo che mi identifico con lui, perché esprime le proprie emozioni in modo vero e autentico. Spider-Man è diverso da tutti gli altri supereroi: è una ragazzo, non è un alieno, non è un miliardario, anzi ha problemi a pagare l’affitto, ha dei rapporti molto più sinceri con gli altri esseri umani.”
Andrew Garfield: “È molto facile immedesimarsi in lui. Il suo costume, la sua maschera non lasciano trasparire nulla, nemmeno il colore della pelle… Chiunque si può proiettare in lui e vedersi con quel costume indosso. La sua storia è un qualcosa di potente ed efficace. Interpretarlo è una bellissima sensazione. Mi sono ispirato ai grandi dello sport: Mohammed Alì, Ronaldo. Ma anche ai fumetti, a Bugs Bunny, che faceva cose estreme… Insomma è un lavoro divertente è fortunato, guadagnarsi da vivere leggendo fumetti è un privilegio…”
Spider-Man secondo Marc Webb è soprattutto una grande storia d’amore. Com’è stato dirigerla?
Webb: “Andrew ed Emma sono stati bravissimi a improvvisare e fare arrivare al pubblico una sensazione di reale. Credo che in un film pieno d’azione ci sia bisogno di una bella storia d’amore.”
Emma Stone: “Marc ci ha lasciato molto spazio per esplorare i nostri spazi, per rendere questo film ricco di emozioni. Alla fine del primo film Peter e Gwen si erano lasciati, ma ovviamente non avevano smesso di frequentarsi. Lei doveva far chiarezza e ora la troviamo in cerca di una definizione della sua vita. Gwen è un personaggio fondamentale per Peter. Il destino del suo personaggio attrae tutti e Marc nel corso di questi film ha davvero ripreso la trama originale, raccontandone la sua versione.”
James Foxx, vesti i panni di Max ed Electro, un personaggio, un cattivo, complesso e complessato. Ti sei divertito a interpretarlo?
“Assolutamente sì! Quando puoi interpretare due ruoli così diversi in uno stesso film, quando puoi esprimerti così totalmente è fantastico. Abbiamo riso molto sul set, soprattutto quando vestivo i panni di Max.”
Dane DeHaan, da Kill your Darlings a un film di prossima uscita in cui sarai James Dean, passando per un cattivo della Marvel per una carriera, meritatamente in ascesa…
“Grazie. Mi sono ritrovato a dovermi confrontare con un fumetto che esiste da più di cinquant’anni. Ho dovuto prendere familiarità con il personaggio, capire chi è stato e poi rendergli omaggio. Il mio lavoro è stato renderlo moderno, farlo interagire con i progressi, rispetto a quando è stato disegnato per la prima volta. Marc, in questo, ci ha aiutati tantissimo. È stato emozionante interpretare Harry, perché è un personaggio completo e folle.”
Ci sarà un terzo film, con i sei sinistri?
Webb: “Sì, ci sarà un terzo film. Abbiamo scoperto che ci sono interessanti personaggi…”
La musica è sempre un elemento forte e preponderante nei suoi film. È l’eredità di dieci anni da regista di video clip?
Webb: “Per me l’immagine e la musica sono due elementi strettamente connessi. Non riesco a scinderli. Fare il regista di video musicali mi ha insegnato a raccontare le storie visivamente.”
Chi sono i vostri eroi?
Garfield: “Troppi… Spider-Man, Gandhi, Michael J Fox, Daniel Day Lewis, Meryl Streep… Non so, sono troppi… Gene Wilder, …
Foxx: “mmm Mohammed Alì, Prince, Martin Luther King…
Stone: “Oh cielo, troppi! John Candy, Woody Allen, Cameron Crowe…
DeHaan: “Ci sono due persone che mi hanno ispirato: Philip Seymour Hoffman e James Dean.”