Presentato lo scorso anno alla Biennale di Venezia 61°, “Il castello errante di Howl” si attesta immediatamente come ennesima prova riuscita sia del regista che del suo Studio Ghibli, seguita agli altri due successi internazionali di “La città incantata” (2001) e “La principessa Mononoke”(1997).
La Lucky Red distribuisce ad un anno dalla presentazione, questo splendido cartone animato che trionferà alla Biennale di Venezia 62° il 9 settembre, data medesima dell’uscita nelle sale italiane, con il Leone d’oro alla Carriera per Miyazaki, primo riconoscimento del genere per un regista di cinema d’animazione.
Il film è un fantasy tratto dal romanzo omonimo uscito ne1 1986 e scritto da Diana Wynne Jones, ora disponibile in una nuova traduzione per Kappa Edizioni. La meravigliosa e intricata storia dell’incontro tra il mago Howl (o Jenkins o Pendragon a seconda delle spoglie che riveste) e la signorina Sophie, giovane cappellaia di 18 anni che sfortunatamente s’imbatte nella rubensiana Strega delle Lande, ha un risvolto ed un messaggio che nella seconda parte del film diviene piuttosto chiaro.
Sophie, trasformata in una fragilissima vecchietta di 90 anni raggiunge Howl nel suo Castello Errante e fa conoscenza con Calcifer, fuoco e motore del castello di Howl: qui, a poco a poco, si rende conto che Howl è costretto ogni notte e poi giorni interi a guerreggiare con le armate inviate dalla Maga Suliman, apparentemente di indole buona. Ogni volta che rientra per Howl è sempre più difficile riacquistare fattezze umane e la sua anima aggressiva aumenta di potenza. Inoltre si tratta di una guerra inutile, messaggio che viene reiterato durante il film e nodo intero della storia: Howl infatti viene chiamato a combattere da Suliman per il regno dove vive e rifiutandosi fa scattare la rappresaglia della maga.
Il cartone sembra raccogliere e dipanare temi forti e pregnanti dell’attualità e pone delle domande sul significato della guerra, del potere, del cuore che al termine del film Howl riavrà grazie alla tenacia di Sophie. A volte l’orrore che provava Howl per se stesso trasformato in un enorme aquila nera, sembra essere il nostro quando l’incanto delle immagini del film, che ritraggono sterminati prati in fiore e case i cui mille colori drappeggiano lo sfondo nero della pellicola, contrasta con la nebbia che invece sommerge gli scontri. Ed è allora che la fulgidità delle trame dei disegni fa rimbombare una domanda frastornante e sussurrata e che non c’è bisogno di pronunciare.
In uscita: 9 settembre 2005
Dal romanzo di Diana WYNNE JONES
Sceneggiatura Hayao MIYAZAKI
Musica Joe HISAISHI
Canzone LA PROMESSA DEL MONDO
cantata da Chiedo Baisho
Produttore Toshio SUZUKI
Produttori associati Seiji OKUDA
Ryoichi FUKUYAMA
Regia Hayao MIYAZAKI
Controllo animazione Akihiko YAMASHITA
Takeshi INAMURA
Kitaro KOSAKA
Direttori artistici Yoji TAKESHIGE
Noboru YOSHIDA
Color Design Michiyo YASUDA
Digital Animation Mitsunori KATAAMA
Digital Imaging Atsushi OKUI
Direttore del Suono Kazuhiro HAYASHI
Registrazione e missaggio Shuji INOUE
Effetti Sonori Toru NOGUCHI
Montaggio Takeshi SEYAMA
Produzione Studio GHIBLI