“Il curioso caso di Benjamin Button” di David Fincher

Il supercandidato agli Oscar

Presentato in anteprima al Future Film Festival di Bologna, arriva venerdì nelle sale italiane “Il curioso caso di Benjamin Button”, tratto da un racconto breve di Francis S. Fitzgerald e candidato a 13 Oscar.

Ben tredici, un vero record, sono le candidature all’Oscar, tra cui miglior regia (David Fincher) e miglior attore protagonista (Brad Pitt), che questo filmone si trascina dietro e che se possibile lo appesantiscono ulteriormente (160 minuti risultano decisamente troppi…). Naturalmente il prodotto è molto ben confezionato sotto tutti i punti di vista. Bravi e in alcuni casi bravissimi gli attori, e soprattutto le attrici (chapeau alla triade formata da Cate Blanchett, Tilda Swinton e Taraji P. Henson, nel ruolo della madre adottiva di Benjamin).
Si fatica però a valutare la performance del protagonista, sia perchè il personaggio è completamente passivo e in balia degli eventi, sia perché Brad Pitt è per buona parte del film letteralmente sepolto dagli straordinari effetti speciali che lo fanno passare dalla vecchiaia più decrepita a un’imberbe giovinezza.

Il motore della storia risiede infatti nella strana patologia che colpisce
il protagonista: abbandonato in fasce e subito adottato da un’amorevole donna di colore che si prende cura di una comunità di anziani, Benjamin nasce con le caratteristiche fisiche di un vecchietto di ottant’anni e progressivamente ringiovanisce, fino a diventare un bambino affetto da demenza senile e morire nelle sembianze di un neonato.
In questa vita al contrario, riesce per un breve tempo a vivere anche il suo amore per la bella Daisy, nel momento per lei più difficile, in cui deve dire addio a una promettente carriera di danzatrice e iniziare a confrontarsi con lo spettro della vecchiaia: le loro strade però si incontrano solo per pochi anni, per poi inevitabilmente separarsi.

Favola filosofica sul tempo e la caducità delle cose, storia d’amore struggente, romanzo di formazione, Benjamin Button è tutto questo e anche molto di più. E forse proprio la densità di contenuti finisce per farlo scadere talvolta nel polpettone, pur rimanendo sempre godibile grazie alla bellezza della fotografia e delle scenografie e alla bravura degli attori.

Impossibile però evitare una vaga sensazione di déja vu: un uomo semplice e ingenuo attraversa i grandi fatti della storia (Benjamin nasce il giorno in cui finisce la Prima Guerra Mondiale e parte volontario per la Seconda), incontrando una serie di personaggi molto diversi tra loro che lo segneranno profondamente, dalla madre adottiva all’amata Daisy, dal capitano del rimorchiatore che lo avvia alla vita da uomo alla bella nobildonna inglese che lo inizia alle gioie e ai dolori dell’amore.
Le somiglianze con Forrest Gump non mancano, anche qui si tratta del mondo visto con gli occhi di un diverso, che dopo aver viaggiato in lungo e in largo finisce per tornare a casa… e in effetti leggendo i titoli di coda si scopre che lo sceneggiatore, Eric Roth, è lo stesso.

Tutta la storia di Benjamin è raccontata attraverso la lettura del suo diario che Daisy, ormai vecchia e moribonda in un letto di ospedale, consegna alla figlia (interpetata da Julia Ormond) perchè conosca la verità su suo padre. Siamo a New Orleans, dove la storia ha avuto inizio, e la lettura procede di pari passo con l’avvicinarsi dell’uragano Katrina…

L’altro aspetto del film, quello più astrattamente filosofico, è quello forse più riuscito (anche se con l’inevitabile semplificazione che un tema così complesso subisce passando attraverso i filtri hollywoodiani…).
Comunque, il ben rodato meccanismo funziona, si ride e si piange a dovere. Con quella fastidiosa sensazione che anche le nostre reazioni di spettatori fossero scritte nella sceneggiatura.

Titolo originale: The Curious Case of Benjamin Button
Nazione: U.S.A.
Anno: 2008
Genere: Drammatico, Romantico
Durata: 163′
Regia: David Fincher
Sito ufficiale: www.benjaminbutton.com
Cast: Brad Pitt, Tilda Swinton, Cate Blanchett, Julia Ormond, Taraji P. Henson, Lance E. Nichols, Elle Fanning
Produzione: The Kennedy/Marshall Company, Paramount Pictures, Warner Bros. Pictures
Distribuzione: Warner Bros.
Data di uscita: 13 Febbraio 2009 (cinema)