Ad una lettura superficiale, lo stile può sembrare quello dei romanzi che non vogliamo più leggere. Invece c’è di più.
La storia è surreale, trascinante: Grenouille, essere incapace di amare e di farsi amare, nasce e cresce soffocato dall’odore rancido di una Parigi settecentesca fin troppo realistica.
A muovere la storia è l’incredibile sensibilità olfattiva dello stesso Grenouille che lo porta a diventare, a seconda dell’ottica che si decide di adottare, un folle omicida dei più perversi ed efferati o un affascinante alchimista degli odori. In entrambi i casi le parole di Suskind suggeriscono il medesimo spunto di riflessione, o addirittura di indagine: la sensorialità quanto influenza la nostra vita? Vale la pena di pensarci.
Longanesi & C., 1985, 259 pag.