Il successo italiano a Parigi negli anni dell’Impressionismo: la Maison Goupil

Visioni di un'altra epoca a Palazzo Roverella

Con il fallimento della rivolta del 1870 che mirava ad abolire gli ordini tradizionali del potere e la definitiva (almeno per alcuni decenni) sconfitta del tentativo di sovvertimento del vecchio sistema sociale, si ritorna all’ordine lasciando però, come prorompente retaggio, la nascita di una borghesia destinata a diventare la futura classe egemone.
Lo spirito e l’anelito di rinnovamento aveva avuto un’influenza non trascurabile anche sul concetto di arte fino ad allora vista come un mondo a sé al di sopra della materialità e storicità degli eventi. Accanto a una pittura che perpetuava stancamente i clichè codificati, ben accetti al pubblico di compratori e mercanti, si poteva ora osservare sia in Italia che in Francia, la nascita di un realismo che voleva testimoniare quanto avveniva, rappresentando accanto a belle donne, abiti sontuosi, carrozze a quattro cavalli, laceri carbonai, levigatori di parquet, strade polverose, contadini scalzi e sudati.

Per orientare il gusto di collezionisti e visitatori, era necessario trovare il coraggio di dare risalto a queste produzioni, organizzandole in mostre, riproducendone esemplari con gli strumenti che le nuove tecniche consentivano. Se da un lato l’opera d’arte perdeva il fascino impagabile della sua unicità e irripetibilità, dall’altro si consentiva di allargare in modo impressionante il mercato veicolando opere che fino ad allora rimanevano fruizione esclusiva di una élite. Il prototipo di Mecenate, divenuto poi archetipo per i collezionisti, fu Goupil che dà loro visibilità nella sua galleria di Parigi.

Goupil inizia la sua attività verso la metà del secolo XIX e grandi sono i suoi meriti nel fare conoscere ed apprezzare opere e movimenti di vitalità indiscussa, ma che necessitavano di una mente abile ed esperta delle tecniche più efficaci per farle conoscere e trovare loro compratori e collezionisti.
Gli artisti che vi ricorsero provenivano da vari paesi europei. Oltre a francesi e italiani figuravano nel suo carnet spagnoli e ungheresi. Risultarono molto gradite al pubblico le ambientazioni in interni borghesi, giardini ricchi di vegetazione, balli, accanto a scene popolari, di gusto oleografico, idealizzate, ben disegnate e dagli armonici accostamenti coloristici, ma di maniera quasi bozzettistica.

Fra gli italiani il talento, la cifra personalissima di Domenico Morelli si stacca dalla massa e si impone al pari di un altro artista non catalogabile in alcun genere quale il ferrarese Giovanni Boldini.
Gli assolati casolari di Paolo Michetti, la polverosa strada di Giuseppe De Nittis percossa dalle ruote cigolanti di una vecchia carrozza, sollevano ondate di calore e lasciano immaginare dame eleganti strette in busti strizzati, abbandonate contro gli schienali, al limite dello svenimento per il gran caldo.

Si rinnova la magia di rassegne capaci di farci piombare indietro negli anni in un mondo forse idealizzato, ma ricco di umanità e di una natura non ancora domata ed umiliata.
La Fondazione Palazzo Roverella di Rovigo, rianimatrice della vita culturale di Rovigo, abilissima nel farsi concedere da organismi pubblici e da privati opere spesso inedite, può ora vantarsi con la mostra “Il successo italiano a Parigi” di essere di nuovo riuscita a proporre opere ed artisti di sicuro richiamo ( come ad esempio l’orientalista Alberto Pasini con le sue tele dalle luci affascinanti che riportano costumi, architetture, panoramiche ignote agli italiani; i meridionalisti Alceste Campriani e Federico Rossano, incantati a fissare con luminose pennellate le umili e necessitanti vicende del vissuto popolare ) incredibilmente lasciati nell’ombra fino ad ora, capolavori che uniscono alla piacevolezza dell’immagine l’aura di un tempo e di una sensibilità ormai perdute.

Il successo italiano a Parigi negli anni dell’Impressionismo: la Maison Goupil
Dal 22 febbraio al 23 giugno 2013
Palazzo Roverella
Via Giuseppe Laurenti, Rovigo
Orari:
Feriali: 9.00-19.00.
Sabato: 9.00-20.00.
Festivi: 9.00-20.00.
Chiuso i lunedì non festivi
Biglietti:
Intero: 9 euro
Ridotto: 7 euro (over 65, studenti universitari, insegnanti con documento, categorie convenzionate)
Gratuito: (fino ai 6 anni, portatori di handicap con 1 accompagnatore, giornalisti con tesserino, militari in divisa)