“Il ventaglio di Carlo Goldoni” per la regia di Damiano Michieletto

“Amore non è soggetto al Tempo”

Damiano Michieletto, giovane regista veneto, reinterpreta “Il Ventaglio” di Goldoni in chiave moderna. La storia ruota attorno ad un ventaglio (qui a pile) che determina le azioni dei personaggi legati tra loro da passioni, gelosie e interessi personali. In questa commedia degli equivoci vengono inserite profonde citazioni d’amore tratte dai sonetti di Shakespeare e i giovani attori, pur recitando le originali battute goldoniane, inseriscono di tanto in tanto brevissimi racconti di esperienze odierne di amore non corrisposto.

L’originalità non finisce qui: l’apparente scena spoglia si arricchisce con l’evolversi della storia. Il palco accoglie il pubblico mostrando una grande lavagna bianca con la scritta “Amore…” sulla quale un Cupido ( il bravo Giuseppe Nitti) riporta via via con un pennarello le frasi più significative pronunciate dai personaggi che a loro volta possono sbizzarrircisi esprimendo i propri sentimenti. La figura del Cupido è inoltre essenziale per lo svolgersi della storia in quanto, invisibile agli occhi dei personaggi, li manovra e si prende gioco di loro dando inizio alle peripezie che costituiscono l’intreccio. Efficaci e svariati sono gli espedienti teatrali per creare divertenti ed insolite reazioni che sembrano ripresi dalle pagine di un fumetto o da sequenze filmiche. Il tutto è ravvivato da interessanti giochi di luce che illuminano chi parla e nascondono il superfluo.

Lo spettacolo affascina anche un pubblico giovane (non sempre in sintonia con le rappresentazioni tradizionali dei testi goldoniani) in quanto dinamico, fresco, spiritoso e ricco di spunti di riflessione sul sempre attuale tema dell’amore nelle sue molteplici sfumature. Applausi meritati.