Il Libro
Quando, nel 1964, fu pubblicata la prima edizione di questo libro, erano già apparse opere sull’arredamento corredate da ampia documentazione fotografica e da notizie sullo sfondo storico e sociale dei vari stili di decorazione interna. Nessuna di esse, però, era riuscita a penetrare in profondo nelle case del passato. A distanza di quasi mezzo secolo, questo prezioso volume è diventato il classico sull’argomento.
Mario Praz vi traccia la storia degli uomini quale si rispecchia negli ambienti in cui essi hanno vissuto nel corso dei secoli, esplorando il loro «animo» al di là di quel velo di Maia che sono gli stili. A render lo spirito di questi ambienti e dei tempi che essi rappresentano, occorreva uno scrittore di eccezione. Mario Praz, oltre alle doti di ricercatore filologico e di storico della letteratura e dell’arte, possedeva quelle di un malioso saggista, e a tali doti accompagnava la passione del collezionista (più di una delle tavole riproduce quadri o acquarelli da lui posseduti).
La documentazione letteraria va di pari passo con quella iconografica, frutto di un’appassionata ricerca che soltanto Praz poteva attuare, raccogliendo raffigurazioni contemporanee che conservano inalterata l’impronta del gusto del tempo anziché ricavarla da fotografie di ambienti allo stato attuale che non sempre rispecchiano l’aspetto originale e che spesso appaiono svuotati di quella vita che un tempo pulsava in loro. Questi interni sono descritti per così dire dal vivo sotto entrambi gli aspetti: interni in funzione di personaggi nella narrativa, ma interni per sé nella pittura, soprattutto da quando nell’ultimo quarto del Settecento comparvero le prime raffigurazioni di camere senza figure umane, anzi viventi di una propria magia di nature morte, un nuovo genere di pittura che sta tra il progetto d’arredamento, la fedele riproduzione di un ambiente quale esiste con tutte le vestigia della vita ivi vissuta, e la camera come espressione di un modo di vita, come paesaggio interiore.