Giornate degli Autori 2011
Shun Li lavora come operaia tessile in una fabbrica della periferia romana per ottenere i documenti ma soprattutto con la speranza di far arrivare da lei in Italia suo figlio. Tutto cambia nella sua vita quando, improvvisamente, viene trasferita a Chioggia, una città della laguna veneta.
Shun Li (Zhao Tao) si ritrova nuovamente spaesata in una nuova città e con un lavoro completamente diverso. Basta infinite giornate fatte di lunghi silenzi davanti ai macchinari; a Chioggia lavora come barista in un’osteria locale frequentata per lo più da anziani e da pescatori.
Nella città, infatti, gran parte della popolazione si dedica alla pesca, un po’ per tradizione, un po’ per necessità, e così Shun Li, non senza difficoltà, incontra Bepi (Rade Serbedzija), pescatore di origini slave, soprannominato da tutti “il poeta”, il simpatico Coppe (Marco Paolini), il mite “avvocato” (Roberto Citran) e il giovane e rissoso Devis (Giuseppe Battiston).
Ma è in particolar modo con Bepi che la donna si apre, si confida in modo delicato e gentile, con lui riesce a parlare delle sue origini, della famiglia e delle difficoltà di mantenere acceso il rapporto a distanza con il figlio. Bepi la capisce, la comprende e la difende, in fondo anche lui è lontano dalla sua terra, e sa cosa significa la lontananza.
Il rapporto tra i due però viene frainteso, soprattutto dagli abitanti, che vedono in Shun Li un pericolo per l’amico. In lei vedono solo un’orientale arrivista con false intenzioni, interessata solo alla comodità di una vita tranquilla ed economicamente stabile. Ma a lei non interessa nulla di tutto questo.
Non è facile inserirsi in una comunità piccola e solidamente legata come può essere la realtà chioggiotta, perchè tra gli abitanti esiste una sorta di riconoscimento e di comprensione inspiegabile e che non può essere capita da chi non vi abita. Figuriamoci per uno straniero. Ma Shun Li ha la capicità di osservare e la volontà di capire questi naturali legami, senza ostentare falsa sicurezza.
Dalle immagini di Segre emerge il suo amore per la laguna, e il fascino verso una città, forse poco nota, ma di grande impatto estetico. Io sono Li tratta in maniera delicata il tema dell’integrazione culturale e di come le distanze linguistiche possano essere annullate semplicemente da un gesto, da uno sguardo e da un’emozione.
Titolo originale: Io sono Li
Paese: Italia, Francia
Anno: 2011
Durata: 96’
Regia: Andrea Segre
Cast: Zhao Tao, Rade Serbedzija, Marco Paolini, Roberto Citran, Giuseppe Battiston