E’ uscito da poco tempo per la casa editrice Archinto, il carteggio di Paolina Leopardi con le due sorelle Brighenti, figlie di un giornalista, letterato e musicologo amico del Giordani e di Giacomo Leopardi.
Certamente si tratta di un testo che è utile e interessante per chi voglia approfondire il rapporto tra Paolina e il fratello Giacomo e avere, nello stesso tempo, un resoconto su come l’ambiente chiuso di Recanti si differenziasse dal resto dell’Italia descritto dalle sorelle Brighenti.
Il carteggio comprende lettere dal 1829 fino al 1865 (le ultime due lettere, datate 1869, sono indirizzate da Paolina residente a Pisa all’amica recanatese Artemisia) e ci permette di seguire l’evoluzione dell’amicizia tra Paolina, rimasta sola a Recanti dopo la partenza di Giacomo, e Marianna Brighenti, cantante d’opera che Giacomo aveva conosciuto a Bologna nel 1825 – 1826 e aveva pregato di corrispondere con la sorella per renderle più lieti i giorni tristi a Recanti.
Fin dalle prime lettere emerge un’ insofferenza della sorella del grande Poeta per l’ambiente recanatese e per una famiglia che, pur amando e rispettando, non capisce e non asseconda le necessità culturali di Paolina.
Nelle lettere sono costanti le richieste di Paolina all’amica perché le dica com’è il mondo di Firenze, di Roma e come si vive all’estero ed è così che persone conosciute da Marianna, attraverso le sue descrizioni, diventano amici senza volto di Paolina: incontriamo nomi di cantanti dell’epoca, come la Malibran o il tenore Rubini, o di letterati come il Giordani.
Spesso Paolina chiede all’amica notizie di Giacomo e del suo caro amico Ranieri , ma le lettere più belle e più commosse sono quelle scritte dopo la morte di Giacomo: viene descritto i dolore del grande amico Ranieri e la disperazione di Paolina che ha perso il fratello a lei più legato.
Emerge così la figura di un poeta che non era conosciuto per nulla a Recanti, mentre la sorella avrebbe desiderato per lui grande fama nella città natale.
E non solo questo: Paolina scrive che, a casa, non si leggevano le opere del fratello perché, avendo Giacomo abbandonato del tutto la religione cristiana, non era corretto ascoltare quelle ‘eresie’ anche se venivano scritte da un membro della famiglia.
Si racconta delle pressanti richieste del Viani pronto a tutto per scoprire ogni lato della vita di Leopardi per poterne fare una biografia dettagliata e, a mio parere, forse un po’ maliziosa da come ne parla la sorella.
Paolina Leopardi e Marianna Brighenti si incontrarono per la prima e unica volta nel 1864 a Modena: Paolina era ormai rimasta completamente sola e le sorelle Brighenti erano in difficoltà economiche. Non fu un incontro felice: gli anni belli della giovinezza erano passati e le due amiche non riuscirono a ritrovare la complicità che le legava nello scambio epistolare.
Archinto, Milano 2003