Si preannunciava come l’ evento dell’ estate del Nordest, e così è stato. Quasi 20000 persone ad assistere alla performance di Mr Norman Cook, meglio conosciuto come Fatboy Slim, domenica 6 Agosto in quel di Jesolo. A fare da cornice allo show la spiaggia del Faro, location che rimanda la memoria alla performance più nota dell’ artista inglese, quando nell’ estate del 2002 circa 200mila fans invasero la spiaggia di Brighton, nota località balneare inglese.
Non c’è traccia degli Housemartins (storica pop band inglese della seconda metà degli anni ottanta in cui esordì) nell’ esibizione dell’ eclettico DJ, che riesce a mescolare praticamente qualsiasi cosa, facendo ballare il pubblico per quasi due ore e mezza.
Alle 21:30 inizia lo spettacolo con l’intro della celeberrima “Praise you”, acclamata dal pubblico con un’ ovazione. Ma invece di proseguire con il suo incedere funky ed incredibilmente coinvolgente, il pezzo sfocia in un ritmo techno piuttosto sostenuto, che sarà il filo conduttore della serata, Più che un concerto vero e proprio, si può definire una specie di DJ set che mescola funk, hip hop, house e techno. Nessun suo brano infatti viene eseguito riproducendo la versione da studio, neppure i maggiori successi. Anzi, a farla da padrone sono i richiami a musiche di altri artisti, i più disparati. Da “Sunshine of your love” dei Cream di Eric Clapton alla sigla del telefilm “Magnum P.I.”, da “Born slippy” degli Underworld ( ovvero la colonna sonora del film “Trainspotting”) al tema di “Ghostbusters”.
Tormentone della serata, of course, il giro di basso più popolare negli stadi e nelle piazze mondiali d’ Italia: “7 nations army” dei White stripes, accennata più e più volte, poi “eseguita” quasi interamente alla fine dello show, con tanto di maglietta azzurra di Cannavaro a rimpiazzare la camicetta hawaiana con cui il 43enne Cook si è presentato sul palco ad inizio spettacolo. Anche lo schermo, ingrediente fondamentale al pari della musica, da dietro la consolle proietta le immagini del rigore di Grosso e dei festeggiamenti degli azzurri, per la gioia dei presenti.
Uno spettacolo più per i regulars discotecari (la maggioranza ) che per un pubblico cosiddetto alternativo, comunque ben rappresentato a livello numerico.
Un grosso applauso a chi ha ideato l’ evento, che finalmente porta il Veneto in una dimensione più europea. Pollice verso al volume sparato dalle casse, decisamente troppo basso per uno spettacolo di questo tipo, per la somma gioia degli ospiti del camping adiacente