“Junk of the Heart” dei The Kooks

Il terzo lavoro della band di Brighton

Il singolo “Junk of the Heart (Happy)” rappresenta bene l’omonimo album. Ritornelli accattivanti, cori, sapori beatlesiani e reminiscenze anni Settanta si fondono nel nuovo album dei The Kooks.

La spensieratezza musicale è il comune denominatore dei brani che compongono Junk of the Heart. La chitarra acustica saltella e crea un tappeto perfetto per le incursioni leggere e precise della chitarra elettrica. Basso e batteria assecondano il ritmo, mentre la voce del cantante Luke Pritchard tesse atmosfere sognanti e divertite.

David Bowie e Beatles sono i riferimenti più palesi di questi brani, basta ascoltare How’d you like that, Rosie, Is it me e F**k the world off, per capire in che direzione stiamo andando. Petulia e Time above the earth sono i brani che si discostano maggiormente da queste sonorità e lasciano un’impronta più intimista anche per l’uso di archi e arpeggi di chitarra.

Musica pura e semplice, melodie chiare e delicate lasciano riecheggiare la fine delle estati degli anni Sessanta e Settanta e impregnano di nostalgia questi brani. Nostalgia per un tempo che i The Kooks, per ovvie ragioni anagrafiche, non hanno vissuto ma che interpretano alla perfezione nello spirito.

L’originalità non sarà la caratteristica principale di Junk of the Heart, ma il piacere dell’ascolto e il sentirsi in un territorio conosciuto, dove però l’imprevisto è sempre dietro l’angolo, rende speciale questo disco.

I The Kooks con il loro terzo lavoro dimostrano di avere acquisito maturità e di possedere le potenzialità per emergere dal magma della nuova ondata british, dove l’evanescenza a volte la fa da padrona.

Tracklist:
Junk of the Heart (Happy)
How’d You Like That
Rosie
Taking Pictures Of You
Killing Me
Fuck The World Off
Time Above The Earth
Runaway
Is It Me
Petulia
Eskimo Kiss
Mr. Nice Guy