Dopo l’edizione del quarantennale (2005) e quella interlocutoria dell’anno scorso, il Festival Internazionale di Karlovy Vary è chiamato a confermare la gran quantità di cose buone dimostrate ultimamente, soprattutto la sua capacità di coniugare una invidiabile apertura al pubblico giovane (nessun altro festival di queste dimensioni è tanto magnanimo e democratico nei confronti degli appassionati in pantaloncini e sacco a pelo) con l’ormai sicuro richiamo esercitato sulle star internazionali.
Il concorso principale lungometraggi non è mai stato qui per sua stessa natura una raccolta di nomi roboanti di primissimo livello come può essere Cannes, ma neanche una vetrina quasi servile del cinema hollywodiano pre-Oscar come Berlino o, come accadrà a Venezia, volenti o nolenti, sotto Müller, un luogo di ritrovo privilegiato di pellicole asiatiche. Le pellicole in lizza sono qui solo 14, il che conferma uno dei lati positivi della politica organizzativa in vigore da queste parti, quello che privilegia la visibilità dei giovani rispetto all’ipertrofia fine a se stessa, e alcune cinematografie emergenti (quelle scandinave o ispaniche) rispetto ai luoghi comuni del jet set mondiale. Che sia chiaro infatti: le star hollywoodiane, o comunque i grandi nomi ci sono anche stavolta (l’apertura ha visto una brillante Renée Zellweger al fianco del presidente ceco Klaus), ma non vengono a concorrere per i premi, godono bensì di un’accoglienza e di un’atmosfera più rilassata ed “easy goyng” che altrove nel circo dei festival di queste dimensioni è più difficile.
Per tornare alle sezioni competitive (ché ve n’è più d’una): in concorso per l’Italia c’è… un turco. E’ solo una battuta, ma il buon Ozpetek con il suo discreto e corale Saturno contro dovrebbe essere a suo agio, visto il discreto successo avuto nelle sale ceche dal suo La finestra di fronte qualche anno fa; è buon costume dei cechi poi sostenere almeno un film di casa in concorso, e quest’anno tocca al vincitore dell’Oscar Jan Sverak (ricorderete Kolja) che torna con una storia privata cucita addosso all’ottimo attore Zdenek Sverak (suo padre). In genere questa è una coppia che riesce a muoversi su alti standard professionali e di scrittura, anche se con questa sorta di factory familiare si rischia a volte un eccessivo avvicinamento a modelli narrativi d’oltreoceano. Parlando del quale si arriva all’unico film USA in concorso, che è The Good Night, esordio di Jake Paltrow, già ben accolto al Sundance Festival. Anche questo fattore non è casuale, visto il doppio filo che lega Karlovy Vary con la kermesse creata da Redford (egli stesso fu ospite due anni fa e il vincitore in carica, Sherrybaby di Laurie Collyer, è proprio un prodotto Sundance). Ad ogni modo la proiezione del film americano è prevista (con accessi ridotti) quale spettacolo di chiusura, in occasione del quale verrà consegnato il Globo di Cristallo alla carriera ad uno degli interpreti del film (insieme a Gwyneth Paltrow e Penelope Cruz): Danny De Vito.
Per rimanere fuori dall’Europa ricordiamo l’argentino Cuando ella saltó della quarantatreenne Sabrina Farij, l’australiano Lucky Miles (un’altra delle tante opere prime in concorso, ben 6 su 14) e il coreano Pruning the Grapewine (ossia qualcosa come “potare la vite”). Finché non li avremo visti potremo dire ben poco di simili pellicole, anche perché (ed è uno dei motivi per cui vale la pena venire qui) nel festival più importante della Repubblica Ceca contano più le sorprese che i nomi altisonanti. Ad ogni modo, per dovere di completezza registriamo che ai nastri di partenza c’è una buona rappresentanza nordica (un film islandese, uno danese, uno russo), il polacco Krzysztof Krauze che qui ha vinto due anni fa e il veterano dei concorrenti, l’unico che fra loro sia nato prima della seconda guerra mondiale, per intenderci: il francese Jean Becker (figlio del più famoso Jacques). Avremo modo di ritornare sui valori dei singoli film man mano che questi scorreranno sullo schermo della Sala Grande dell’Hotel Thermal, gran luogo d’incontri, dove scorrono caffè e birra e la calda ospitalità degli organizzatori si fa sentire sempre in modo piacevole (soprattutto nei confronti degli italiani).
In breve anche qualche parola sulla nutrita schiera di sezioni collaterali, tributi, omaggi e chi più ne ha più ne metta: proprio dall’Italia ricominciamo, in quanto quest’anno i responsabili della programmazione (che come si scriveva sopra, in alcuni casi conoscono molto bene la nostra cultura ed il nostro cinema) hanno deciso di aprire una finestra sul cosiddetto sempre sofferente e sempre risorgente “nuovo cinema” del nostro Belpaese. Otto nostre pellicole di qualità, datate dal 2004 ad oggi, dovrebbero presentare non necessariamente quanto di meglio creano i nuovi autori nostrani, quanto più giustamente dare un’idea di nuove tendenze ed indicare nuove personalità autoriali: è dunque giusto che fra gli altri siano stati scelti a rappresentarci titoli quali gli interessanti Tartarughe sul dorso di Pasetto e Texas di Paravidino, o l’enigmatico secondo Costanzo di In memoria di me.
Quanto al resto a dire il vero l’offerta anche qui a Karlovy Vary inizia a sembrarci un po’ eccessiva, ma forse è un portato dell’ormai avvenuto raggiungimento di categoria di festival di “serie A”. Si contano l’ormai abituale sezione organizzata dai critici della prestigiosissima rivista americana Variety, il Variety Critics’ Choice (fra l’altro il direttore Peter Bart è presidente della Giuria), o ancora la sezione sempre geograficamente interessante dei film dell’Est Europa (chiamata simbolicamente e forse un po’ polemicamente “ad est dell’ovest”), visto che la Cechia e tanto più la bella cittadina termale (quasi al confine tedesco) da cui scriviamo sono saldamente al centro del vecchio continente.
Noi per ora non possiamo che farci guidare dal titolo di una sezione appena nata in questa sempre accoglientissima kermesse centroeuropea (Open Eyes), e tenere gli occhi aperti per scoprire qualche nome nuovo da passare rapidamente nelle orecchie di lettori italiani.
In ogni caso il bel sito (anche in inglese) è www.kviff.com